VINCENZO ZANDONATI ; IACOPO PIRONA cronistorico (1) e La mal’aria di Aquileia (2), in cui riprende il progetto del risorgimento effettivo dell’antica città di fronte a Venezia e a Trieste. Ma certamente la sua maggiore benemerenza consistette nella accoglienza ospitale e nelle parole entusiastiche con cui andava incontro agli ospiti e si faceva loro guida alacre e volonterosa attraverso la storia e le antiche reliquie, sicché per ogni visitatore il Zandonati fu veramente per quasi un cinquantennio una istituzione Aquileiese (3). 11 14 gennaio 1829, fondatasi a Trieste la soprintendenza delle antichità, lo Stato pare voglia far dono a Trieste di tutte le antichità Aquileiesi (4), ma non senza opposizioni, il che provoca una lettera da parte di Domenico Rossetti, in data 20 febbraio 1829, al von Steinbiichel (5), perchè le antichità Aquileiesi non vadano a Vienna, come era accaduto della collezione Zanoni, ma a Trieste; tale circostanza darà poi motivo ad una lotta serrata per la conservazione in luogo delle antichità Aquileiesi, lotta che si concluderà con la vittoria Aquileiese, e con la fondazione del Museo. Nel 1832 infine Jacopo Pirona (6), vicesegretario dell’Accademia e con la difesa di Aquileia dalla taccia di malarica; segue la lista dei Patriarchi e un manipolo di 120 iscrizioni tratte in gran parte da opere precedenti, e senza commento. (1) Gorizia, Seitz, 1869, pp. 16; va dal 102 al 1808. (2) Vedi nota 6 a p. XL1 ; parla della condizione miseranda degli abitanti dell’ Aquileiese ; a p. 14 c’è un curioso parallelo fra Aquileia e Trieste; cfr. del resto Studi Goriziani VI, 1928. (3) Trovo l’eco di quest’opera locale dello Zandonati in un curioso « romanzo storico-contemporaneo » intitolato Una gita in Aquileia, composto nel 1868, e stampato per Nozze Miari-Buzzati, a Belluno, nel 1875 (pp. 90 in-16) ; l’Autore, che è ignoto, imagina un viaggio, intercalato da discorsi politico religiosi di un prete attraverso il Veneto fino a Palma, e poi di li in carrozza e a piedi per Cervignano e Terzo ad Aquileia; l’Autore è ospite di casa dello Zandonati ; lo sente discorrere, visita la sua collezione; contributo dunque interessante per illustrare l’importanza del Zandonati ad Aquileia. (4) Majonica, Fundkarte 8-9 n. 3; MCC. n. f. XVI, 1890, 62. (5) Vedi la dichiarazione del dott. Banko a p. XXXIX n. 6. (6) Pei monumenti storici del Friuli, discorso tenuto il 3 giugno 1832, Udine, Mattiuzzi, 1832 (pp. 18 dell’estratto); notevole il passo (p. 9) in cui mette in dubbio l’autorità degli scrittori precedenti di storia friulana ; e quello in cui (p. 10) deplora il sistematico saccheggio della città: « ma tenete l’ira, se potete, al solo pensare che sotto ai nostri occhi in Aquileia — xliii —