CAPITOLO I - LA STORIA era lo stesso pretendente che a capo del suo esercito marciava alla volta di Roma. Che la via scelta da Severo fosse quella delle Alpi e quindi di Aquileia ce lo dicono chiaramente le fonti e soprattutto Erodiano, il quale aggiunge che Didio Giuliano avrebbe voluto in un primo tempo opporsi all’avanzata di Severo nelle gole stesse delle Alpi (1). Del sentimento con cui le città italiane e quindi Aquileia accolsero le milizie Severiane è testimonio Erodiano, che dice come la paura alla vista di sì grande esercito avesse sbigottiti gli abitanti disavvezzi alla guerra e li avesse invece spinti ad aprirgli le porte e ad accoglierlo incoronati d’alloro (2). Durante il primo periodo dell’ impero di Settimio Severo la regione Aquileiese dovette rimanere però sotto la particolare influenza di Ciodio Albino, al quale spettava, come è noto, una speciale giurisdizione come sulle Gallie e sulla Spagna, così su una parte del Norico (3) : a tale occasione potrebbe riferirsi una iscrizione, disgraziatamente mutila, che è fra le Aquileiesi e che, se l’ipotesi del Mommsen corrisponde a verità (e difficilmente per ora se ne potrà trovare la conferma), riferirebbe circa un aumento di coloni militari portati ad Aquileia e un nuovo nome dato alla città (4). In tal caso si potrebbe pensare che non sotto Adriano od Antonino Pio, ma solo sotto Settimio Severo la città da municipium passasse a colonia militare. La lotta contro Albino (1) Herodian, li, 11 : '0 81 (SeST^o;) t->,m Ilatoviav Staòsau.wv, iiceVr¡o toT; t9\; ’IxaXia; Spot?......5 8s ’IouXtavò;, xatxot aufxj3ouXEt;ovTMV xÙtc~j TtìW iXo)v, l'ava^sTv tò arpaTtwTixòv xaì xà ars vi rffiv vAXirsiov TrpoxaxaXa-¡itìv (segue la descrizione delle Alpi, come baluardo d’Italia), ¿XX’ où8è tcóXew; TupoeX^Eìv ’IouXtocvò; lro'X|xa. Il luogo di partenza di Severo è Carnuntum secondo Vita Sever 5 ; Dio Cass., LXXIII, 15-17 non parla della via percorsa da Severo prima di Ravenna. (2) Ibid.: 850; te us'i'a tj; TTaXtom8ot; tco'Xei; xxTEXau.[ixvE, iruviavopiEva; roaauTr)v l^ioSov urprrotj......Tòv 2s[}7)pov 7tpo «■»ÌSSEI TOÙ 'TCpà'ffJiaTOi • OUTS 81 àvTt-CTYivat XwX'JTOt ETÓXtJLWV, 07Tr,VTO)V 8È 8KtpVV]!fopouvTE;, xaì z'jXat; àva-ITEItT«-¡/.Evaii ¿Se^ovto. (3) Vedi Hirschfeld, in Hist. Zeitschr. LXXIX, 469; Wotawa, in PW. IV, 73. (4) IL. V, 8267 : ... pont. \ trib. \aucto\ | civiu[m numero colonia] | Sept[imia Severa Clodia \ A]lbina Aquileia. Cfr. Beloch, Rom. Gesch., Berlino 1926, 515; il Mommsen (IL. V, 1, p. 83) supponeva invece che Aquileia fosse divenuta colonia al tempo di Adriano o di Antonino Pio ; cfr. Majonica, Aquileia zar Rómerzed 13. — 50 —