FLOTTA corazze, elmi e di fianco al trofeo a sinistra di chi guarda un prigioniero a torso nudo, incatenato, con faccia torva e barba prolissa e ai piedi del trofeo dall’altra parte una donna discinta e scarmigliata a raffigurare anch’essa i vinti. Accanto a questo trofeo sarà da ricordare quello di più fine fattura del Museo di Aquileia, rappresentato sopra il pilastro angolare di una balaustrata ; vi si esprime in altorilievo il busto di una prigionera e gruppi di armi dacie (1). La presenza di distaccamenti della flotta romana da guerra nelle acque e nel porto di Aquileia, se non stabilmente, certo transitoriamente, è attestata già dagli autori stessi che ci parlano di questa città come centro di operazioni militari e navali contro i vicini di oriente ; solo però nella Notitia DignUatum Occidenta-liutn (2), perciò nel IV secolo, tale specifica attestazione troviamo fissata in un documento inoppugnabile e assolutamente sicuro (3) ; d’altra parte il fatto che assai scarse sono le attestazioni epigrafiche Aquileiesi che si riferiscono a soldati della flotta romana (4) ci induce a credere che tale soggiorno della flotta ad Aquileia non (1) Majonica, Guida 48 n. 64; Brusin, Guida 107 n. 45; un altro rilievo secondo il Majonica, Guida 61 n. 70, presenta un amorino che appende sopra un trofeo uno scudo e due lance. (2) 42, 4: praefectus classis Venetum, Aquileiae; seguono le menzioni della flotta di Ravenna, di Como, di Miseno. Altrove lo stesso libro colloca il praef ectus classis Histricae a Viminacium (Mesia): Not. dign. or. XLI, 38; e il praef ectus di un’altra Classis Histrica ad Aegeta (Dacia ripense) : Not. dign. or. XL11, 42. Sull’ importanza militare navale di Aquileia aveva eccessivamente insistito il Kandler, v. nota seguente; cfr. Majonica, Fundkarte 10. (3) Sopra Aquileia stazione della flotta vedi Kandler, Della flotta Aquileiese o di Grado, in L’Istria III, 1848, 292-94 ; Ferrerò, L’ordinamento delle armate romane, Torino 1878, 159; Jurien de la Oravière, La marine des Ptoleme'es et la marine des Romaines I, 106; Daremberg-Saglio, Dict. des antiquit. I, 1233 (Héron de Villeposse); Fiebiger in Leipz. Stud. XV, 1894, 334-5 ; anche il Majonica, Aquil. zar Romerzeit 27, esagera la portata delle attestazioni Aquileiesi sopracitate. (4) IL. V, 960 = Majonica, Guida 63 n. 87 = BJÓf. XVI, 1913, 81 = Brusin, Guida 127 n. 39 (Musone): S. IGNA. guber. Ili Corc(odiL); il Majonica suppone vi appartenga l’edicola con timoniere in toga e tunica IL. V, 1048, 25 (= Fiebiger n. 90) : tri(erarcha) [é\t lib. Aug. ; cfr. Brusin, Guida 127 n. 40. — NS. 1925, 24 (Marignane): Daza Panetis /., visse 30 anni, militò 16 anni IH (= triere) Corcodilo = Brusin, Guida 120 n. 22. — 233 —