CAPITOLO IV - LA POLITICA E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE A chiudere infine la trattazione dei ricordi Aquileiesi dei funzionari di emanazione locale converrebbe occuparci di quella che è stata già più volte definita come una processione o un corteo di magistrati Aquileiesi e che forma tuttora una delle più curiose singolarità del museo (1) : si tratta essenzialmente della figurazione certa di un corteo preceduto da un volante ad ali aperte che potrebbe essere semplicemente un simbolo e che il Rostovtzeff interpreta recentemente come l’angelo della morte, il Poulsen come un genio o una vittoria; segue un carro tirato certamente da due muli, che il R. crede invece cavalli, il Poulsen crede che ci siano tracce a destra di un altro mulo, sicché ne vorrebbe fare una quadriga dinanzi alla quale sarebbe la Vittoria ; il carro è fiancheggiato sulla sinistra da due littori in exomides e sago ; sul carro è assiso solennemeute a destra il funzionario al quale è fatto onore speciale, in chitone e himation, con una specie di scettro alla sinistra, calzato di mezzi stivali ; accanto a lui, io credo seduta sul carro stesso, sta un’altra persona simile alla persona onorata, mentre nella parte anteriore del carro siede accanto alle tirelle il giovanissimo guidatore (2). Dietro il carro è portata una lettiga vuota, una sella gestatoria, come dice il Poulsen, sulle spalle di quattro sediari ; nello sfondo appare un edificio a colonne corinzie. Del bassorilievo a quanto sembra non manca molto nè sulla destra nè sulla sinistra, sicché dovette essenzialmente consistere della parte che ancora vediamo : il carro cioè e la lettiga ; difficile pertanto riesce interpretarlo. L’ultimo tentativo fatto dal Rostovtzeff lo ricollegherebbe ad uno schema popolare in Etruria e altrove verso il III sec. d. Cr. (3), della rappresentazione di un magistrato negli ultimi giorni di carica o nominato poco prima della morte ad una carica; potrebbe anche essere raffigurato in (1) Majonica, Guida 60, n. 44; Rostovzeff, Social a. economie hystory 184; Poulsen, Portràtstudien in norditalien. Provinzmuseen, in Kgl. Danske Videnskabernes Selskab., Hist.fil. Med. XV, 4, 1929, 16-18; Brusin, Guida 124 n. 31. (2) Il Majonica crede di vedere sul carro i duoviri e il guidatore più piccolo sul carro stesso : il Rostovzeff vede invece a sinistra due appa-ritores e un littore ; come si vede, la mia interpretazione è leggermente diversa così dall’una come dall’altra opinione. (3) I confronti sono con Reinach, Rep. Rei. Ili, 472, 2; Galli, Fiesole 72, fig 41; 71, fig. 40; Rom. Mitt. XXVI, 1911, 267; XXXV1-VII, 1921-2, 97, il quale ultimo si richiama poi a Zeitschr. f. Kath. Theol. XLVI, 1922, 38 e seg. — 280 —