CARNIOLA T-raÀia; iìtto tò Ntopmbv x.al ilavvovia; 7raXw (1), mentre includeva Praetorium, (Latobicorum) (2) ; inoltre nel fissare a settentrione il confine d’Italia poneva anche le Caravanche, che sono a mezzogiorno del Norico (3). La giustificazione di tale avanzamento del confine può essere trovata oltre che nella natura dei luoghi, anche nella attestazione di Velleio che già al suo tempo in omnibus Pannoniis non disciplinae tantummodo, sed linguae quoque notitia Romanae, plerisque etiam litterarum usus et familiaris animorum erat exercitatio (4). Il tempo di tale avanzamento si può supporre che sia stato circa l’età di Vespasiano che colla costruzione o meglio ricostruzione della via Aquileia-Trieste mostrò di tendere ad una più stretta unione fra l’oriente e la regione Aquileiese. Rapporti del resto assai stretti fra tale regione e il litorale Adriatico già sono stati notati nella leggenda degli Argonauti e nei culti locali (5). Certo è poi che nel III, IV, V secolo la Carniola fece parte d’Italia: lo dimostra la relazione della discesa di Massimino nel 238 (6), diretto ad Aquileia ; lo conferma qualche altra attestazione indiretta di storici tardivi (7). Lo ripetono gli Itinerari e le carte, sia indirettamente, come quando la Peutingeriana, in accordo con l’Anonimo Ravennate, pone dopo Emona e fra Quadrata (= Bratina) e Siscia una stazione ad fines (8), che allude manifestamente al confine della regione, o come quando la mappa cosiddetta di Gerolamo nota sulla medesima via tra FI. Savo e Adrante il posto ad publicanos, che si riferisce ai gabellieri (9), oppure anche diret- (1) II, 14, 5. Cfr. MOllner, op. cit., 28: «zwischen Italien aber, unterhalb Noricum, rückwärts von Pannonien » e secondo la correzione del Mommsen (IL. Ili, p. 489). (2) II, 14, 4. (3) III, 1, 1 ; cfr. IL. Ili, p. 489. (4) Cfr. IL. Ili, p. 482. (5) IL. Ili, p. 483, 489; e IL. Ili, 3831-3833, 3841. (6) Cfr. cap. I, pp. 51 e specialmente 53-4 ; si noti la chiara allusione al confine in Herod., VI', 12. (7) P. es. Zosimo 5, 29 (cfr. Sozom. 1, 5) dice Emona ¡xexaSju Haiovi'a; r~,; àviOTaTttì xal NwptxoiJ xeiueV») ; considera anche il passo degli Script, hist. Aug. IV, 14, 1, là dove dice che Marco Aurelio e Lucio Vero transcensis Alpibus longius proc esse runt composueruntque omnia quae ad munirne n Ita-liae atque lllyrici pertinebant, passo che ha tanto maggior significato se il confine d’Italia e dell’Illirico si trova al di là della linea delle Alpi. (8) Oggi Degoj ; cfr. IL. HI, p. 2709 nota, e Miller, Itiner. Rom. 459. (9) Miller, Mappae mundi III, 559-561 ; cfr. Miller, Itiner. Rom. 455. — 243 —