MUTAMENTI NELL’ IDROGRAFIA DEL FRIULI luoghi di abitazione costieri e il mare. Gli autori antichi, considerati nella loro successione cronologica, ci danno le seguenti informazioni circa la condizione del lido e dei fiumi della regione al tempo che essi conoscono : Strabone (1) conosce la vicinanza di Aquileia al golfo Adriatico, da cui dista 60 stadi e conosce pure le lagune e le paludi che percorrono il litorale da Rimini fino ad Aquileia ; Vitruvio (2) ebbe occasione di accennare alle paludi che si stendevano in vicinanza della città, che ciò malgrado era saluberrima ; Pomponio Mela è il primo che chiaramente afferma che il Natisone tocca non lontano dalla sua foce Aquileia (2) e subito dopo nomina il Timavo ; Plinio (4) infine, nel descrivere la costa da occidente ad oriente, dal Tagliamento al Timavo, enumera il Tiliaventus rnaius Tagliamento), minusque (= lo Stella), Anassum (= il Corno), quo Varianus (= Corgnolizza) defluii Alsa (== Ausa), Natisso (= Natisone), curri Turro (= Torre), praefluentes Aquileiam colo-tiiam XV m. a mari silam ; amnis Timavus (= Timavo). Da Plinio si discende, senza trovare altre notizie, fino ad Ero-diano (5) che ripete che il « fiume » scorre lungo le mura e fornisce alimento alla « fossa » ed acqua alla città, e, descrivendo la discesa di Massimino, lo fa fermare ad un gran fiume lungi 16 miglia dalla città, che si identifica con l’Isonzo (6). Qualche decennio più (1) Strab., V, 1, 8 (p. 214). ’A. ¡juxXtiTa tGS 7rXrltrtà£et, aggiunge che àvourXeì Si 5Xxaert xarà tòv Naxtawva ttotk^òv Ito uXeiaxou; araSiou;, e V, 1, 11 (p. 217): Marco Lepido costruisce una via da Bologna ad Aquileia irapi toc; ~à? tSv "AXtcojv lyxuxXoufAsvoi; xà IXv) ; cfr. Pais, Italia antica 1, 148 e seg., 178, in cui sostiene che Strabone compose il libro V su vecchi materiali. (2) 20, 3 : Galiicae paludes ... quae circum(cingunt) Altinum, Ravennani, Aquileiam aliaque quae in eiusmodi locis municipio sunt proxima paludibus----habent incredibilem salubritatem. (3) II, 4, 61 : Natiso non longe a mari ditem attingit Aquileiam. (4) N. H. 3, 126. (5) Vili, 2 : Aquileia è ricca di mercanzie 8ià yr,; rj itoTa^iòv xaxaxo-ij.i?o'u.£va e continua: irapappet tò tsT^o?, 5[xoù Tnxpsytov ts irpo^oXv)v Txcppou jtac }(0py)Ytav iSaTO?. (6) VIII, 4 : -jrpóc xivt TTOTaaw asyiaTOj, àicsj^ovTt -rroXeo^ 77] u. et a Éxxaiòsxa, lo trova gonfio per le pioggie e accenna al ponte rovinato ; cfr. Jul. Capit., Max. duo 22. — lxxix —