LE VIE URBANE Sono parallele a tale decumano o comunque disposte nella direzione di codesta via quattro altre vie tracciate nel settore ad oriente della via Julia Augusta; le due prime più ad oriente divergerebbero alquanto verso sud-est in direzione del fiume, e del porto, le altre invece, a quanto pare, entrerebbero in pieno nell’attuale abitato di Monastero e farebbero quindi pensare che in quella parte la città avesse un’estensione forse ancora dentro le mura che il Majonica non pare disposto ad ammettere; la più meridionale poi di queste vie avrebbe un prolungamento più stretto al di là della via Julia Augusta presso l’attuale via Romana conservata all’aperto, ma naturalmente in senso normale ad essa. Fuori delle mura sarebbero per il Majonica (1) tracce di queste strade : una via che condurrebbe da oriente ad occidente tra la cosidetta Natissa e la strada che fiancheggia Villa Raspa; tale via si diramerebbe poi a sud e a nord, mandando due bracci a due ponti sul fiume che si potrebbero supporre in quei dintorni ; una via in direzione di nord-ovest a Monastero ; una via parallela al decumano a S. Stefano ; e naturalmente quelle vie che verranno poi studiate, come vie dell’agro Aquileiese e come importanti arterie di comunicazione con altre città, da Villa Raspa, Casa Bianca, Stazzonara, Croccara verso l’Isonzo, da Villa Raspa ancora per Villa Vincentina ; come pure la parte di strada che inizierebbe la via Annia verso occidente e le vie verso sud, come la via di Belvedere e quella di casa Panigai, alla quale già ho accennato (2). Anche più scarse sono le notizie che abbiamo per ora dei ponti di Aquileia o dei suoi immediati dintorni (3) ; soltanto una epigrafe ce ne indica l’esistenza, del resto facilmente supponibile (4), tracce se ne scopersero finora soltanto di uno a Villa Raspa evidentemente sul Natisone (5). (1) Ancora Fundkarte 51 ; il Majonica si indugia a notare anche le misure di larghezza di tali strade. (2) Vedi anche la strada per Grado accennata da Paolo Diac., H¿st. Lang. V, 17. (3) 11 ponte di cui si parla come del più ampio è il ponte dell’Isonzo alla Mainuzza di cui vedi p. LXXX1I. (4) Pais 176, già citato; cfr. Brusin, Guida 101 n. 15. (5) Kenner, Fundkarte 14; Gregorutti, Lapidi Vili ; la misura sarebbe 7 metri di larghezza e 40 di lunghezza. — cix —