CAPITOLO VI - LA POPOLAZIONE E IL COSTUME Le circostanze stesse della fondazione di Aquileia e le contese che la precedettero coi Celti, ci dimostrano le ingerenze e le influenze Celtiche nella regione che certamente la fondazione della città non eliminò, ma rivolse a beneficio dei nuovi conquistatori. Si deve pertanto concludere, a mio modo di vedere, che alla composizione etnica di Aquileia, può avere contribuito in progresso di tempo e soprattutto per effetto del suo progressivo allargamento che significò assorbimento di popolazione contermine, ciascuno degli elementi etnici che in varia misura costituirono la popolazione del paese durante i secoli precedenti all’avvento dei Romani. Aggiunsero indubbiamente altri e numerosi elementi etnici alla popolazione di Aquileia, le infiltrazioni di popolazione di ogni specie, che una grande città Romana imperiale e un porto di mare di prima categoria, necessariamente doveva subire (1). Ne consegue che si può supporre anche prima di ogni conferma documentaria, che la popolazione di Aquileia, soprattutto in età imperiale, doveva essere assai mista di elementi vari e talora profondamente eterogenei, come in parte dovette essere la popolazione stessa di Roma (2) ; tale mescolanza di popolazione dovette peraltro1 conservare una certa costante distinzione dei suoi elementi, se ancora al tempo di Giuliano un partigiano di Costanzo poteva fare appello agli Italici incolae (3). In mancanza delle attestazioni degli storici in proposito potrebbe servire, ove fosse possibile, una indagine craniologica ; se non che i tentativi fatti dimostrarono che difficilmente potremo mai avere tanto e tale materiale di studio in proposito, quanto occorrerebbe per attingere risultati appena probabili ; le prove infatti tentate dal Vram sopra crani di tombe Aquileiesi conservati a Trieste e ad Aquileia, pur essendo riuscite a distingere due stirpi Eurafricana ed Eurasica nella città antica, non poterono attingere risultati importanti ed apprezzabili, soprattutto per la scarsezza del materiale (4). (1) Vedi del resto la distinzione fra cives, municipes e incolae notata nel capitolo IV, p. 263. (2) Vedi peraltro alcune idee in proposito che ho notato nel mio studio: Contributi dell'epigrafia allo studio etnografico di Roma durante l’impero, in Atti I Congresso di Studi Romani, Roma, 1928, 248 e seg. (3) Amm. Marc., XXI, 11, 3. (4) Crani antichi e medievali di Aquileia, in Atti Soc. Rom. Antropologia VI, 1899, fase. 1 ; Untersuchungen der in Aquileia gefundenen Schädel, in Anthrop. Gesellsch. XVII. — 342 —