INTRODUZIONE - CAP. II L’altro problema generale della topografia Aquileiese, riguarda, come ho detto, la zona ad occidente e quella a mezzogiorno della città, quindi la questione del porto o dei porti di Aquileia e la storia della laguna di Grado e delle sue modificazioni (1). Gli interramenti fluviali hanno contribuito e contribuiscono tuttora, come è noto, a colmare la laguna e ad allontanare il mare, che per l’opera consociata delle maree e delle correnti litoranee, tende a costituire nuove lagune più al largo (2) ; d’altra parte la pendenza sempre più scarsa della pianura e l’impeto di alcuni fiumi a regime torrentizio produssero diversioni nel corso dei fiumi stessi e talora salvarono le lagune, ma alterarono l’equilibrio economico ed agricolo di intere regioni. A chiarire tale avanzamento degli interramenti fluviali, vale la costruzione della via Annia prima del 132* (Oriago, Aitino, Concordia, Aquileia) (3) continuata con la via Popillia (Rimini, Oriago), via che allora pare corresse lungo le paludi (4). Ma le alluvioni dovevano tratto tratto interromperla, sicché i viaggiatori preferivano la via d’acqua Rimini-Altino attraverso i canali scavati da Augusto e da Vespasiano. Pare che al tempo di Narsete la via terrestre fosse impraticabile, sicché si andava da Aquileia a Ravenna di solito soltanto per via d’acqua (5). Direttamente interessata alle questioni che andiamo qui accennando, è anche Grado, perchè dal complesso di quanto veniamo dicendo si può domandarci se l’isola non fosse stata più vicina al continente di quanto oggi non sia, astrazione fatta naturalmente dalla diga artificiale, e più in generale, se la laguna attuale non abbia subito un processo generale di abbassamento, come è dimostrato, almeno parzialmente, con certezza dalle tracce di costruzioni antiche, che ora sono sommerse sotto le acque della laguna (6). Non (1) Da Aquileia vediamo chiamato anche il mare antistante: Dion. Perieg, v. 379 ; tióvto; e; àfjrntopov ’AxuÀyjiov ; cfr. Prisc., Perieg. 374 : sinum Aquileium; e comm. al primo di Eustazio: tòv ’ASpcàSo; ¡xujy>v, 8; Xé'fiTa.i xxt ’Ax'jÀìt-cioc. (2) Circa l’innalzamento del mare sulla costa vedi Bizzarro, Sulla elevazione secolare del mare Adriatico, Gorizia, 1901 ; sulle correnti dell’Adriatico vedi Boll. Soc. Geogr. ¡tal. s. V, voi. Ili, 1914, 1214. (3) Vedi cap. IV pp. 251-2. (4) Vedi cap. IV p. 251. (5) Cfr. Nissen, It. Landesk. II, 211-15; e le note del Pavanello a Marco Cornaro, Scntture sulla laguna (— R. Magistr. d. Acque, Ant. scritt. d’idraulica veneta I), Venezia, 1919, 109. (6) Vedansi le tracce di una strada Romana scoperta presso la casa Panigai: MCC. I, 1902, 326 e seg. ; Majonica, Fundkarte 50; furono — lxxxviii —