INTRODUZIONE - CAP. II della parete, che ricorderebbe gli affreschi della Farnesina e quelli della casa di Augusto sul Palatino (1). Accanto alle case private, si dovrebbe fare menzione delle botteghe, segnalate o scoperte ad Aquileia, ma, come ben si comprende, le memorie che se ne hanno sono ancora più tenui che quelle delle case di abitazione. Ammiano Marcellino (2) allude ad una taberna, dove nel 355p si uccise un tale Marino tribuno, che era di passaggio dalla città per essere tradotto a Milano ad esservi giudicato di lesa maestà ; tale taberna vorrebbe essere perciò una specie di albergo ; e ad una (taberna) Marciarti, dove si dovrà acquistare il vino per le libazioni funebri e che si dovrebbe trovare in un vicus provinciae o provincialis, allude la stessa iscrizione di M. Antonius Valens (3), che ci conserva il ricordo di una sua casa privata in città. L’indicazione di tabernae LX in una epigrafe di L. Domitius Epaphroditus, che potrebbe essere stato sacerdote di Marte Gradivo, non sappiamo a quale particolare alludesse (4). Restano infine, nei dintorni della città, le memorie dei predi suburbani e delle tombe lungo le vie campestri. Indubbiamente Aquileia era circondata di ville e di fondi lungo le vie appunto che da essa diramavano per tutto l'agro all’intorno, e di essi è qualche traccia superstite in due specie di documenti, nelle epigrafi e nella toponomastica anche attuale. Una dichiarazione generica, è quella che troviamo in una iscrizione, forse allusiva a testamenti, che ricorda praedia urbana et rustica, con una distinzione piuttosto nuova, intesa forse a precisare i predi più vicini alla città, anzi nei suburbi e quelli dell’agro più lontani (5). Più nota è l’iscrizione proveniente da casa Mastrella (6), in cui si dice che L. Novius Culicio vendette a Claudia Semne, forse la stessa concubina di Nerone, il praedium Mattonianum, posto in (1) Brusin, op. cit. (2) XV, 3, 10. (3) Pais 181. (4) IL. V, 8251 = Pais 117. (5) IL. V, 985 : ]«ìs Euphe[mus\ | [ o\pus cum orna[mentis\ | [ praedi]a urbana et rus[tica\ | [ cum vini c]upis LX augustai\ibus legavit]. (6) Pais 216 = Arch. Tr. XIII, 1887, 160 n. 227 ; cfr. AEM. VI, 18S2, 81 ; Majonica, Ep. aus Aquileia 1885, 21 ; il Majonica suppone anche che si alluda ad un predio in il de Marciani di IL. V, 8208 = Dessau 3980, sottintendendo non taberna, ma praedium ; cfr. Ep. aus Aquil. 26. — cxxiv —