APPENDICE PRIMA ALCUNE NOTIZIE SUGLI SCRITTI AQUILEIESI DI G. D. BERTOLI Trattando della storia degli studi Aquileiesi, ho accennato alla grande importanza che ebbe in essa l’opera di Gian Domenico Bertoli e ho espresso il voto che qualcuno in avvenire voglia raccogliere tutto quanto è possibile sapere intorno a lui, per darci un’ interessante monografia sull’argomento. Come un primo, modesto contributo a tali ricerche, espongo qui il poco che sono riuscito finora a raccogliere, mentre attendevo alle altre mie ricerche ; sento il dovere di esprimere prima la mia riconoscenza ancora una volta all’amico Brusin, che approfittando della squisita cortesia del conte senatore Rota, ha voluto rapidamente scorrere i manoscritti di San Vito al Tagliamento ; al rev. mons. Giuseppe Vale, che mi ha dato preziose notizie sopra i manoscritti delle Biblioteche dell’Arcivescovado e del Seminario di Udine, ai Direttori delle Biblioteche Civica di Udine, Governativa di Gorizia, Civica di San Daniele del Friuli, Trivulziana di Milano, che mi hanno dato notizie o messo a disposizione il materiale delle loro biblioteche; ringrazio pure gli amici Piero Sticotti e Federico Davide Ragni, che mi hanno o fornito o eseguito particolari riscontri. L’opera edita del Bertoli e largamente diffusa, porta questo titolo : Le antichità di Aquileia profane e sacre per la maggior parte finora inedite, raccolte, disegnate ed illustrate da Giandomenico Bertoli de’ Signori di Bribir, canonico d’Aquileia, Venezia, Albrizzi, 1739. Nella biblioteca civica di Udine è conservato (ms. n. 673) un -« minutario autografo » dell' opera del Bertoli, preceduto da un - 423 —