CAPITOLO QUINTO L’INDUSTRIA E IL COMMERCIO 0) Gli autori antichi ci ripetono più volte a cominciare dall’età di Strabone l’importanza di Aquileia come centro di industria e di commerci, non solo a carattere locale, ma anche nei rapporti con la regione e con le regioni finitime. Il passo più noto e più discusso in proposito è quello di Strabone (2), in cui si afferma la navigabilità del Natisone fino alla città e si considera Aquileia come l’emporio per i popoli abitanti sulle rive del Danubio ; si aggiunge che costoro ricevono (1) La bibliografia sopra Aquileia, come centro di industrie e di commerci è assai ricca soprattutto nei secoli scorsi; cito specialmente: Altan, Aquileia pagana 22-4; Madrisio, Apologia per l’antico stato e condizione dell’antica Aquileia, Udine 1721, 36 e seg.; Riflessioni sopra il commercio antico e attuale stato di Aquileia di G. Cipriani (il vero autore è Baroni), Vienna 1786; Concina, Sul commercio dei Romani in Aquileia, Alvisopoli 1810, S. Daniele 1810; Breitschwert, Aquileia, das Emporium an der Adria, Stuttgart 1880; Majonica, Aquileia zur Romerzeit, Gorizia 1881; Czòrnig, Das Land Gorz, 158 e seg. ; Herfurth C., De Aquileiae commercio, Halis S. 1889; Oberziner, Le guerre di Augusto 189 e seg.; Brusin, Guida 5, 8 e spec. 47 e seg. ; si aggiungano naturalmente le opere generali, come quelle del Gummerus, in PW. IX, 1439-1535; Chapot, Le monde romain 41 e seg.; Rostovzeff, Soc. a. econ. hist. 71 ; 157; Toutain, L’economie antique 401; non ho potuto vedere M. P. Charlesworth, Trade routes and commerce of thè Roman Empire, Cambridge 1924. (2) V, 1, 8: ¿vetrai 8’ iu.nriptov to?; —spi ròv ’’Icrpov tG5v ’iXXuptCv foveiri • xojj.i?ouut 8’ ojto! uiv zò. èx SrxXa