LIBER altre iscrizioni a Mercurio provengono da queste medesime località non è improbabile ipotesi che esso sia esistito : a questa ipotesi porterebbe allora qualche conforto la iscrizione n. 1 che presuppone un luogo pubblico dedicato alla divinità, dove potesse essere degnamente collocata. Cotesta iscrizione potrebbe anche fornirci, ove fosse meno laconica, preziosi elementi per decidere di quale specie fossero gli adoratori Aquileiesi di questo dio, dato che la larga diffusione del culto di Mercurio presso i Celti e in tutta la valle Padana (1) potrebbe indurci a ricercare anche nel Mercurio Aquileiese la divinità indigena che in essa si identificò. Si aggiunga che assai importerebbe di fissare con maggiore esattezza le caratteristiche del culto Aquileiese di questo dio, anche in rapporto con i territori vicini; mentre infatti la Gallia, come la Germania e ¡’Africa (2) sono territori favorevoli alla diffusione e alla popolarità del culto di Mercurio, l’illirico è ad esso completamente refrattario e l’Italia settentrionale è anche per questo come divisa in zone di maggiore e minore influenza; furono forse i soldati e i mercanti di Aquileia le colonne avanzate di una penetrazione cultuale del dio da occidente verso l’oriente, dalla Gallia verso le Alpi orientali ? Per ora non possiamo che segnalare di fronte alla consacrazione romana dei medaglioni, di cui s’è detto innanzi, i rapporti di Mercurio coll’illirico Silvano, l’accenno probabilmente al dio quale ispiratore di sogni, come Beleno, e Silvano, l’epiteto di conservator lucrorum, infine i suoi rapporti con Marte, come abbiamo accennato. Li ber, forse sempre in unione della dea paredra Libera, è un’ altra divinità Aquileiese, che si ricollega agli antichi dèi greco-romani, di cui vorremmo avere più sicura notizia (3). In effetto le iscrizioni che lo ricordano sono due sole ; una proveniente da una casa di Strassoldo (4) dedicatoria Libero et Liberae per opera di P. Gavius Astectus VI vir., che pose imperio, l’altra trovata nel fondo Le Bacchine tra Anfora e Natissa (5) e (1) Bertrand, La religion des Gaulois 319 e seg. ; Monceaux, in Rev. Hist. XXXV, 1887, 232 e seg. ; XXXVI, 1888, 1 e seg., 241 e seg. Per il culto di Mercurio a Milano p. es. vedi De Marchi, Le antiche epigrafi di Milano, Milano 1917, 88 e seg. (2) Toutain, op. cit. I, 298. (3) Cfr. Bertoli, Le antichità di Aquileia 31 ; cfr. 25. (4) IL. V, 793. (5) IL. V, 8235; il Majonica, Fundkarte 32, suppone Libero et Liberae et Par[cis. — 155 —