CAPITOLO IV - LA POLITICA E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Dalla epigrafia Aquileiese nessuna luce particolare viene circa le funzioni di codesti magistrati cittadini (1) ; osserviamo solo che talvolta appare che essi, come si è visto, convocano l’assemblea dei decurioni, che vengono nominati, come dice una delle iscrizioni populi beneficio (2) e che s’interessano della costruzione e del riattamento delle mura delle porte e di altri edifici di pubblica utilità (3). Appena è necessario poi richiamare l’attenzione sui quinquennales con potere censorio, che inibiscono di cercare cen-sores ad Aquileia (4). Più importante è notare che esistono anche rappresentanti ad Aquileia praefecti iure dicundo, cioè sostituti dei ¡III viri nelle loro principali attribuzioni (5) ; di tali praefecti, di cui due vediamo presiedere il senato in vece e luogo dei IIII viri, ne conosco bene sei indicati dalle epigrafi Aquileiesi e precisamente : T. Gavius L. f. Alquinus — IL. V, 8291 (S. Canziano). L. Nonius Rufinus Pomponianus, che presiede il senato — IL. V, 961, p. 1025 (Casa bianca). M. Trebius M.f. Pai. Alfius, equo publico, c(onductor) f(err.) N(oric.) praef. i. d. Aquil. — IL. Ili, 4788 = Dessau 1466 (Viruno). Q. Vesonius Fuscus, che presiede il senato — IL. V, 961, p. 1025 (Casa bianca). [ ] Q. f Voi. [Procu]lus — IL. V, 953 (S. Felice). ____ ], donatus hasta pura — IL. V, 949 (Ronchi). Tra i IIII viri, di cui una parte sono gli iure dicundo, sono da considerarsi anche gli edili e precisamente un IIII vir aedilicia potestate, C. Titius C. f. Rufus di una epigrafe proveniente dalla Colombara (6) ; e anche un praefectus aedilicia potestate, C. Pettius C. f. Pai. Philtatus insignito tra l’altro della distinzione equo publico e prefetto e patrono del collegio dei fabri e centonarl di Aquileia (7). Altri edili sono nominati nella epigrafia Aquileiese, (1) Rappresentazioni dei fasci sul marmo vedili notati in MCC. XIX, 1893, 153, n. 3. (2) IL. V, 995: IIII vir populi beneficio. (3) Lo fa giustamente rilevare il Brusin, Guida 34. (4) Cens(ores ?) veramente si son creduti di vedere sotto il nome di L. Vibius P. f. e di ... Gavillius in MCC. XVI, 1890, 127, n. 15. (5) Cfr. anche Majonica, Aquil. zur Romerzeit, 14 e seg. (6) Pais 200. (7) IL. V, 749, p. 1024 = Dessau 4S73 = Arch. Tr. XXI, 1896-7, 350. — 278 —