IL NOME DI AQUILEIA città le avrebbe dato col suo augurio il suo nome. Successivamente altre proposte furono fatte per spiegarlo diversamente (1): dal nome di un eroe Troiano (2), da ’AxtjXt;, nome con cui Zosimo (3) indica probabilmente il Natisone, da aquilegium, quasi « luogo che raccoglie acque sorgive » (4), dall’aquila insegna delle legioni, o da altre più o meno fantastiche derivazioni (5). Si noti che un’altra Aquileia è conosciuta nei confini della Germania e della Rezia secondo la Tab. Peut. (6), e che una stailo ad Aquileia era sulla via Cassia (7); taluno osserva anche che nomi in -eia di città o divinità appaiono con certa frequenza nella regione Giulia o nel Norico come Noreia e Celeia (8), mentre il tema iniziale della parola pare richiami nomi Transalpini come Aquincum, nella Pannonia inferiore. Il problema è perciò anzitutto di decidere se Aquileia sia nome di origine barbarica o di origine latina e, nel caso che sia di origine barbarica (9), se i Romani l’abbiano foggiato in parte essi stessi o se l’abbiano trovato già in uso nel luogo dove fondarono la città. La questione del nome pertanto ci riconduce al problema, al quale già è stato accennato, se i Romani trovarono la pianura completamente deserta o vi rinvennero abitazioni precedenti. Rifiutata, come è facile imaginare, la leggenda riferita da Giuliano, mi attengo anzitutto ad una considerazione di ordine generale, che i Romani cioè non appaiono troppo fantasiosi forgiatori di nomi nuovi per le località che vengono occupando, (1) Già lo Zandonati, Guida storica dell’antica Aquileia, Gorizia 1849, 14, ne aveva raccolte parecchie; vedi ora Brusin, op. cit. 72. (2) Vedi Zandonati, op. cit. (3) Zosim. V, 59, 4 : Alarico da Emona, -KpotXlsòn xat tòv *AxuXtv TCpatcoSrsii 7to~x[/.èv xffi Nopixiì) irpoceXa^EV. Cfr. Sozom., Hist. Eccl. I, 6 ; Cassiod., Hist. trip. I, 7 ; Pais, Italia antica, Bologna 1922, 390 e seg. (4) O anche da aquilegus = aquileius = aquilex — 68pav- Thes. lai. s. v. ; è l’opinione del Krumpel in Adria 1910, 451. (5) P. es. l’opinione del Pervanoglu (vedi Brusin, op. cit. 73) in Tbuffenbach, Die Basii, von A., Gorizia 1911, 36, che sostiene derivare Aquileia da aquilicium che secondo Tertull., Apoi. 40 significa victimas immolare ad impetrandam pluviam in siccitatibus. (6) 4, 2 ; cfr. Miller, itineraria Romana, Stuttgart 1916, 265 ; PW. Il, 321. (7) Tab. Peut. 4, 3; cfr. PW. II, 321. (8) Holder, Altkelt. Sprachschatz 1, 1410. (9) Il primo che, a quanto mi consta, intravide la possibilità che il nome di Aquileia fosse di origine barbarica fu il Gregorutti in Arch. Tr. XIII, 1887, 147. — 17 — Aqu. 2