SCRITTORI DEL SEC. XVII : CLUVERIO, CAPODAOLIO tutto il meglio che la tradizione precedente aveva accumulato, citazioni di passi di autori, memorie storiche, copia di materiali preziosi ordinatamente e scientificamente costituiti, tanto che in linea scientifica l’opinione sua può essere ancora oggi tenuta talvolta in qualche considerazione. Sertorio Ursati di Padova andò, secondo nota il Mommsen (1) ad Aquileia e vi trascrisse epigrafi che pubblicò nel 1652 e fece pure trasportare di là alcune iscrizioni a Verona nel Museo Maffeiano. Enrico Palladio negli undici libri che dedicò alla storia del Friuli ab urbe condita usque ad an. Redemptoris Domini nostri CCCLII (2) si rifà dai popoli preistorici e aggiungendo via via sempre più copiosi materiali a quanto avevano raccolto i suoi predecessori, ci dà una storia Aquileiese non priva di interesse e di importanza (3). Più importante mi pare l’opera di Giovanni Giuseppe Capo-daglio, che pubblicato un primo scritto Udinese nel 1665 (4), preparò poi un lavoro speciale su Aquileia con la trascrizione di più che centocinquanta iscrizioni ; tale opera rimasta lungo tempo manoscritta fu pubblicata nell’Istria dal Kandler, che la rimise in onore e alla quale procurò larga diffusione (5) ; e realmente si (1) Mommsen in IL. V, 1, p. 8 n. XIV ; IL. V, 793 sarebbe, secondo l’Ursati, stata portata da Strasoldo a Padova nel 1652. (2) Rerum Forojutiensium ab Urbe condita usque ad. an. Redemptoris Domini nostri CCCCLII libri andecim etc. auctore Henrico Palladio de Olivis, Utini, Schiratti, 1659 ; cfr. Graevius, Thes. rer. it. voi. VI, 4. (3) Nel I libro tratta della geografia e topografia del Friuli e dell’Aqui-leiese; nel li espone l’origine e la venuta di Carni, Veneti e Galli, e le vicende della fondazione di Aquileia; nel III espone la guerra Istriana, il primo ampliamento di Aquileia; la fondazione di Trieste e di Concordia; nel IV si intrattiene intorno ai Cimbri ; nel V traccia la storia di Aquileia nel II—III sec. d. Cr.; il VI e il VII sono in gran parte dedicati alla storia della Chiesa e dei martiri Aquileiesi ; la fine del VII parla dell’invasione dei Quadi e Marcomanni sotto Marco Aurelio e dell’assedio di Massimino; l’Vili libro espone gli avvenimenti dal 239? al 338?; il IX dii 339? al 389p ; il X dal 389? al 450? ; l’XI dal 450? alla distruzione di Attila. (4) Udine Illustrata, Udine, 1665. (5) Dei frammenti d’Aquileia (da ms. del signor Vincenzo Zandonati) in Istria VII, 1852, cito dall’estratto di pp. 77 in-16; il Mommsen (IL. V, 1, p. 80) dichiara di aver consultato l’opera su ms. di Vincenzo Joppi ; assicura poi di aver visto presso il Pirona una silloge di iscrizioni in parte anche Aquileiesi, che egli crede del Capodaglio ; cfr. per il Capo-daglio Mommsen, IL. V, 1 p. 80 n. XV. — xxv — Aqu. II