TRIBÙ L. Titius L. /. — IL. V, 936 = Dessau 2423 ; IL. V, 937 = Dessau 2423 (= Kub. 107 S) (1). Come si vede sopra una novantina di esempi superstiti circa un terzo appartengono alla tribù Velina, il che significa che l’indicazione della tribù ha pure tuttora un certo valore locale, che non si può trascurare ; inoltre quasi la metà, soprattutto di quelli estranei alla tribù Velina, hanno l’indicazione della tribù aggiunta a nomi di militari. Ciò significa non solo che l’indicazione delle tribù è consuetudinaria in generale, e la stessa osservazione vale per l’etnico, nell’onomastica dei militari, ma anche che la maggior parte di coloro che non sono della tribù Velina sono assegnati ad altre tribù nelle loro qualità di soldati e probabilmente a motivo di cotesta loro condizione. Che se questa osservazione potesse venire confermata da altri nuclei omogenei di iscrizioni superstiti non è chi non veda quale grande importanza avrebbe per la valutazione della iscrizione nelle tribù romane. Così p. es. la tribù Aniensis (e probabilmente anche altre) è rappresentata esclusivamente da militari. — Patroni, quadrumviri, decurioni talora appartengono anche a tribù estranee alla Velina; tale il caso di P. Cominius Clemens patrono, di Ti. Claudius Secundinus ecc. Sarà infine anche da avvertire che nessun individuo finora oriundo da Aquileia appare iscritto a tribù cha non sia la Velina, il che confermerebbe ancora l’opinione sul valore locale delle tribù che affermavo innanzi. Invece le tribù Claudia e Pollia che raccolgono molti individui del Veneto e dell’ Emilia paiono più largamente rappresentate. L’assemblea municipale Aquileiese più alta è il Senato municipale così denominato in due iscrizioni (2) di età repubblicana sicuramente e in due altre iscrizioni di età imperiale (3). Altra volta le iscrizioni alludono all’ or do Aquileiensium, per indicare appunto il complesso dei decurioni (4). (1) Non si legge con sufficiente chiarezza il caso di IL. V, 921 (= Pais 1119): M. Licinius M. f. ¡..Celer equo pub. (2) IL V, 8313 = Pais 125 = Dessau 5366: de senatous sent{entia; IL. V, 8288 = Pais 121 : ex s(enatous) consulto ; cfr. Brusin, Guida 34. (3) IL. V, 961 ; IL. V, 875 = Dessau 1374: s(enatum) c(onsuluerunt); la parola sen\atus si legge anche in MCC. XIX, 1893, 113 n. 1. (4) IL. V, 55 (Pola): splendidissimus ordo Aquileiensium; BJÒI. 1,1898, 134, n. 48: e forse IL. V, 962 = Pais 77; non sono certo che V ordo di IL. V, 8297, sia quello dei decurioni. — 271 —