VITA PRIVATA - RAPPRESENTAZIONI FIGURATIVE tinus sepolto ad Aquileia da un fratello, soldato nella coorte VII pretoria (1) e di un altro pure giovinetto, nato in Mesia, che muore ad Aquileia ed è onorato qui di sepolcro da un fratello soldato della I legione Adiutrice (2). In un caso vediamo poi raccolti intorno alla tomba di un soldato morto a 17 anni i nipoti per onorarlo in solacium dei genitori, in una unione famigliare cioè che abbraccia le tre generazioni successive, compresi i parenti collaterali ; si tratta però di una famiglia di soldati (3). Un altro punto sarà utile toccare per fissare tutti i ricordi superstiti della vita militare Aquileiese, le rappresentazioni iconografiche (4), che si possono distinguere in tre serie : I. rappresentazioni in cui figura accanto al milite il suo cavallo ; II. rappresentazioni di militi senza il cavallo ; III. rappresentazioni di armi e di simboli militari senza la figura del soldato. Alla prima categoria appartengono parecchi esemplari (5) e cioè : 1. la stele funebre di Aurelius Flavinus (6), optio della legione XI Claudia, stele che pare in parte innalzata coll’assistenza dei suoi (1) IL. V, 925 = Dessau 2029. (2) IL. V, 892; casi di tombe militari poste dai fratelli sono: IL. V, 923 (= Dessau 2671); 940; Pais 182; fratelli soldati sono ricordati poi in IL. V, 913; 936-7 (= Dessau 2423); suoceri e generi soldati in IL. V, 950; patrono e liberto soldati in IL. V, 946. (3) IL. V, 909; vedi anche in IL. V, 897 un consobrinus pone la tomba ad un soldato ; al centurione L. Julius Pausa della coh. I Britton. (iscr. inedita) pone una bella tomba ex testamento l’erede C. Julius Proculus ; al soldato C. Cerrinius C. f. Cam. Cordo il liberto (iscr. inedita) ; e così al soldato M. Miledius M. f. Poi. (iscr. inedita); cfr. pure il caso illustrato da NS. 1925, 23 n. 3, di un figlio giovane di frumentanus, sepolto dalla matrigna. (4) Cfr. De Marchi, Le antiche epigrafi di Milano, 117, 134 e seg. (5) Escludo IL. V, 785 = Dessau 7592 con la rappresentazione di un giovane che tiene l’asta nella destra e afferra con la sinistra le redini di un cavallo, perchè c’è il dubbio, che a me pare giustificato, che si tratti della rappresentazione di Castore o Polluce; l’epigrafe è dedicatoria a I. O. M. da parte di Aurelius Cassianus barbarica(riu)s dee. col. For. lui. Iriens. ex regione Cyrro. (6) IL. V, 895 = MCC. 17 (1891), 40, n. 50 = Majonica, 50 n. 76 = Costantini, Guida fig. 71 = Brusin, Guida 109 n. 53, fig. 63. — 227 —