ETÀ DI AUGUSTO indubbia che la casa imperiale risiedette qualche tempo in Aquileia; come ne sono prova anche le molteplici iscrizioni di soldati pretoriani della guardia che considereremo in apposito capitolo e che già il Patsch (1) ha fatto oggetto di studio e ha dimostrato che servono ad attestare la presenza della corte ad Aquileia in questo periodo. Una prova indiretta del soggiorno Aquileiese di Augusto e della corte imperiale sta anche nel fatto che circa l’lla, nel tempo cioè in cui Tiberio era occupato nel reprimere una delle sollevazioni della Pannonia, nacque e morì in Aquileia, come dice Svetonio (2), l’unico figlio sorto da quell’unione infelice che Augusto aveva voluto allora fra il futuro imperatore e Giulia sua figliuola ; evidentemente Giulia risiedeva ad Aquileia o vi si era ritirata per essere più vicino al luogo dove il marito esercitava il comando. Con la migliore e più solida organizzazione del Friuli intorno al suo centro, Aquileia, Augusto mirò evidentemente ad uno scopo strategico e militare, di cui Aquileia fosse, come fu senza dubbio, durante le guerre di quegli anni il luogo di collegamento e di irradiazione; al di là delle Alpi forse egli meditava di avere popolazioni amiche e tributarie ; le rinnovate ribellioni dei Pannoni e la conseguente repressione sanguinosa, portarono invece alla istituzione nell’ 8P delle provincie della Pannonia e del Norico, che divennero pertanto con la vicina Rezia una cintura di protezione di tutta la linea delle Alpi e furono sedi di castra e stanza di legioni a difesa del confine e a protezione del Friuli retrostante. Scadde così ben presto in questi tempi di espansione dell’ impero l’importanza militare di Aquileia (3); rimase però e anzi si accrebbe la sua importanza commerciale, perchè se essa era già al tempo di Strabone, come s’è accennato e diremo meglio a suo luogo, convegno di mercanti anche barbari e tramite di scambi fra l’interno dei paesi barbarici e l’Adriatico, la maggior sicurezza delle strade, l’opportunità migliore che ebbero i Romani di sfruttare le risorse di quei terreni talvolta molto ricchi e produttivi, le cre- (1) Alte utid neue Pràtorianer-inschriften aus Aquileia, in AEM. XIV, 1891, 100 e seg. ; Gardthausen, Augustus und seine Zeit I, 714, 1057. ( ) 776. 7: (filius) qui Aquileiae natus infans extinctus est; cfr. Dessau, Gesch. ròm. Kaiserzeit I, 461. (3) Cfr. Bauer, Zum Dalmatisch-pannonischen Krieg 6-9p, in AEM. XVII, 1894, 135-148. — 35 —