INVASIONE DEI QUADI E MARCOMANNI deboli per risolverla senz’altro. Nè le epigrafi sono tali da potersi riferire al 107p, cioè all’anno della fine della guerra, quando Traiano può avere scelto la via di Aquileia per il ritorno. Che se non possiamo ricordare con assoluta certezza il passaggio o i passaggi di Traiano dalla città, siamo però in grado di dimostrare facilmente i rapporti dell’esercito Danubiano con la città: infatti delle 12 legioni rappresentate certamente nella prima guerra Dacica, ben 9 hanno lasciato traccia dei loro rapporti con Aquileia (1), e tutte e 4 quelle che certamente parteciparono alla seconda guerra hanno epigrafi di Aquileia che le ricordano (2). Tali epigrafi militari in territorio di Aquileia, che sono in diretto rapporto con gli avvenimenti e le legioni del Danubio, possono in parte giustificare l’ipotesi che Aquileia sotto Adriano e sotto Antonino Pio (3) sia da municipium passata a colonia militare, abbia cioè dovuto accogliere una serie di veterani, a cui l’imperatore aveva assegnato una parte dell’agro circostante (4). indizio questo, come è noto, di debolezza e di decadenza nella saldezza dell’ impero, che per la regione che ci occupa non mancò di mostrare i suoi effetti dolorosi durante l’impero di Marco Aurelio e di Lucio Vero. Approfittando infatti della guerra dei Parti, che teneva impegnata seriamente una parte notevole delle milizie romane, e probabilmente sospinti da movimenti migratori di popoli ad oriente e a settentrione, nel Norico e nella Pannonia penetrano da oltre il Danubio incursioni di Marcomanni, di Quadi e di Sarmati e di altre popolazioni settentrionali e, in- (1) Paribeni, op. cit. I, 226 seg. (2) Cfr. Téolas, in Hermes XL1V, 1909, 618; Paribeni, op. cit. I, 281. (3) Un’ iscrizione Aquileiese di dedica di una statua forse ad Antonino Pio nel 160p è conservata in IL. V, 855 (fondo Ritter) = Majonica, Guida p. 41, n. 11 : Imp. Caes. divi Hadr. f. divi Traiart. Partitici n. divi Nervae proti. T. Ael. Hadrian. Antonino Aug. Pio Pont. Max. trib. potes. XXIII Imp. II cos. IIII p. p. d. d. Suppongo appartenga ad Antonino Pio o tutt’al più ai suoi immediati Successori anche l’iscr. Pais 179 = Arch. Tr. XIII, 1887, 178 n. 272, che nomina un T. Aelius liberto a co\gnitionibus ; cfr. PW. IV, 220; una statua forse di Sabina è in Museo: Majonica, Guida p. 46, n. 45. (4) La notizia è accolta anche dall’ Hülsen in PW. II, 319 ; bisogna necessariamente credere però che in Plin., N. H. Ili, 126, il termine colonia applicato ad Aquileia si riferisca alla sua primitiva qualità di colonia latina; cfr. per la questione le citazioni del Kornemann in PW. IV, 535; vedi però più oltre a p. 50. — 45 —