ESPLORAZIONE TOPOGRAFICA IN CORSO non più abbandonati e malarici, ma feracissimi e sommamente produttivi. Anzi i lavori di bonifica, che anche nell’ Aquileiese si stanno eseguendo per cura del Governo, renderanno tali terreni sempre più apprezzati e quindi sarà sempre più difficile sottrarli alla cultura intensiva propugnata giustamente tra gli scopi più santi dell'Italia di domani. Tale coltura d’altra parte eseguita con mezzi meccanici finirà di compromettere definitivamente e irrimediabilmente mosaici e resti d’ ogni genere che la coltura superficiale ha finora potuto rispettare. S’impone perciò oggi il problema topografico e dello scavo di Aquileia come uno dei problemi più urgenti e più necessari,, perchè non venga un giorno a noi moderni e italiani la taccia di avere, nel momento più opportuno e quando ancora era possibile farlo, provveduto alla esumazione e alla conservazione degli ultimi materiali superstiti della antica città. A fissare i limiti di una tale responsabilità e ad aprire il problema ad una discussione eventuale tra i competenti, discussione di cui il Governo e l’Associazione Nazionale per Aquileia potranno tenere grandissimo conto, mi sia lecito di delineare qui un progetto di massima per l’esplorazione topografica di Aquileia, che potrebbe nei limititi della pratica possibile essere subito iniziato e proseguito e condotto a termine in pochi anni e con mezzi non eccessivi. 11 topografo Aquileiese ha d’uopo di due generi di esplorazioni, quelle che, eseguiti i rilievi e le fotografie, e ritirati gli oggetti più preziosi, possono rimettere il terreno nella condizione stessa in cui si trovava avanti 1’ esplorazione, e quelle che restituiscano alla luce perennemente tratti della antica città, che si vogliono conservare all’aperto, come complemento necessario e ricordo solenne di un’ antichità, che è non solo istruzione e diletto, ma monito di patria e dimostrazione del diritto della stirpe nostra su quelle contrade. L’esplorazione topografica integrale ci deve dare la possibilità di provvedere contemporaneamente a ciascuna di queste esigenze. Ma come fissarne i limiti ? A mio giudizio 1 limiti mi paiono abbastanza facilmente definibili : la linea delle mura del IV o V secolo, sulla quale si svolge ora l’esplorazione Brusin, e che già è apparsa anche altrove dovrebbe in un primo tempo richiamare l’attenzione degli scavatori ; impossibile non ammettere che una sistematica esplorazione, fatta con mezzi moderni per via di assaggi sistematici di tutte le mura del circuito tardo imperiale non dia il risultato sicuro di fissare i limiti della città in tutta la sua estensione nell’ età del suo maggior fiore e della sua più ampia — cxxxv —