ETÀ DI TRAIANO Traiano, per avere qualche notizia meno incerta e discutibile (1). Poiché l’opera di Traiano si risolve con una speciale cura e sollecitudine ai paesi Danubiani, dove con le guerre Daciche e la sistemazione di tutta la regione a settentrione dei Balcani e della Sava preparò una nuova civiltà e quasi l’inizio di una nuova storia a tutti quei paesi, non è troppo ardito congetturare che egli abbia di riflesso giovato non poco anche alla sicurezza e alla prosperità di Aquileia. Nè è da credere che essa subisse troppo grave diminuzione dall’apertura nell’illirico di nuove strade e di sicure comunicazioni con l’interno e quindi anche con i paesi Danubiani, comunicazioni che il dominio romano dell’ Adriatico rendeva ora facili e rapide oltre ogni dire (2): da Ancona (3) infatti e attraverso il mare partì, come sembra probabile, lo stesso imperatore quando si avviò alla seconda impresa di Dacia. La via di Aquileia rimase però sempre anche in questo periodo per eccellenza la via delle legioni e i rapporti che noi avremo occasione di notare fra l’esercito Danubiano e la città Adriatica ci persuadono che tutto il grosso delle comunicazioni fra quei paesi e l’Italia si svolgeva per via di terra, o almeno confluiva al porto e alla laguna di Aquileia. Il passaggio dell’ imperatore da Aquileia possiamo congetturarlo da quanto è detto intorno alle sue imprese : anzitutto nel 99p (4) quando tornando dalla fronte del Reno passò al Danubio e dal Danubio, dove pare avesse già meditata l’impresa di Dacia, si portò a Roma per ricevere la consacrazione del senato e del popolo ; viaggio « placido e modesto » come lo chiama Plinio (5) e ben diverso da quelli di Domiziano (che non è improbabile fosse passato anche da Aquileia avviato ai paesi Danubiani) che « lasciavano il paese » continua Plinio « a destra e a sinistra così commoto e pesto, come se qualche calamità o gli stessi barbari .... vi fossero piombati ». Poi suppongo vi fosse passato nell'andata e nel ritorno dalla I guerra Dacica (101—102p), in anni cioè di cui abbiamo in Aquileia anche una testimonianza epigrafica datata (6). ristudiato tutto quanto riguarda questo imperatore mi esime dal dilungarmi soverchiamente su questa parte; vedi specialmente 1, 132. (1) Cfr. Paribeni, op. cit. 1, 139 e seg. (2) Cfr. Daremberg-Saglio, Dici. Ant. s. v. via 806-7 (Chapot). (3) Paribeni, op. cit. I, 282 e seg.; II, 118 e seg. (4) Paribeni, op. cit. I, 142. (5) Plin., Paneg. 20. (6) IL. V, 8309: Imp. Nerva Tr[aiano aug. MI] Q. Ar[ticuleio Poeto (costui fu console nel 101p). — 43 —