INTRODUZIONE - CAP. II estensione. Al di là delle mura l’esplorazione non sarà necessaria che per seguire le vie delle tombe e per cercare qua e là, dove l’aratro o il piccone scoprano tracce, ville o tombe ancora superstiti. Dentro il circuito delle mura occorrerebbe fare il proposito di eseguire una metodica e regolare esplorazione settore per settore, impedendo che sorgano prima di essa edifici nuovi a compromettere lo scavo. In tal modo e considerato che il villaggio attuale è costituito in gran parte di poche e vecchie case, si potrebbe nel volgere di pochi anni avere eseguito l’indagine sopra tutta l’area dell’ antica città, risolvendo i problemi topografici che è umanamente possibile oggi risolvere e probabilmente recuperando materiale prezioso ancora sepolto nel sottosuolo per la epigrafia e la storia dell’arte Aquileiese. Da tale esplorazione uscirebbe poi spontanea e naturale la soluzione anche del problema della conservazione all’aperto di una parte delle rovine, conservazione che è ovvio pensare non debba essere ristretta che a una parte relativamente minima di tali rovine e che deve anche conciliare le esigenze, anzi aiutarle, della conservazione del paesaggio e di quel massimo onore che gli Italiani di oggi devono fare alla tradizione della Basilica e alle tombe dei Militi Ignoti, che sono sepolti dietro l’abside in vista del Carso insanguinato. Un progetto che già si delinea, come molto allettante, è quello di fare appunto intorno alla Basilica e al Cimitero degli Eroi, una zona di rispetto archeologico che impedirebbe le costruzioni future e che sarebbe testimonianza preziosa delle memorie romane intorno al vetusto monumento Cristiano e alle nuovissime glorie nazionali ; in tale zona, che potrebbe comprendere le mura verso la Natissa, i magazzini e certamente altri importanti resti che si intravvedono quasi a fior di terra, il patriarcato e gli edifici qui preesistenti fino quasi all’ attuale Museo, il visitatore troverebbe ancora vive e quasi parlanti le memorie antichissime quasi a corona delle più recenti ; al di qua della Basilica il villaggio, al di là verso oriente la campagna lussureggiante, in fondo il Carso glorioso ; una leggiera deviazione della linea ferroviaria potrebbe anche rendersi necessaria per brevissimo tratto ; un lieve recinto distinguendo il nuovo dal-l’antico e allontanando dai ruderi chi non intenda visitarli con tranquillo raccoglimento, creerebbe uno dei più suggestivi luoghi dell’ Italia Superiore e farebbe pensare per breve tratto al fascino di Ostia antica, o di Pompei. Quod est in votis. — CXXXVI —