INTRODUZIONE - CAP. I Per la seconda metà del secolo XVI non ho a disposizione finora materiali molto copiosi ; l’accenno ad un manoscritto di Jacopo di Valvasone che credo tuttora inedito e di cui si serve il Di Manzano nei suoi Annali (1), una menzione di Aquileia e della distruzione fattane da Attila col connesso vaticinio in favore di Pavia per opera di Bernardo Sacco nella Storia di Pavia uscita nel 1565 (2) ; un altro cenno di una iscrizione scavata ‘ nel luogo delli Cereti nel 1569 ’ fatto da Valvasone Aquileiese (3) ; una probabile visita Apostolica ad Aquileia nel 1570 di cui non ho per ora informazioni più esatte (4) e la breve trattazione del Lazio su Aquileia come conquista romana di guerra (5). 11 secolo XVII si apre con la pubblicazione del Corpus delle iscrizioni del Grutero (6) nel quale Aquileia appare anche largamente rappresentata ; inoltre questo secolo vede uscire quattro opere notevoli intorno alla antichità di Aquileia (e trascuro gii autori minori) (7), quelle di Filippo Cluverio, di Sertorio Ursati, di Enrico Palladio e di Giovanni Giuseppe Capodaglio. Filippo Cluverio nella trattazione che riguarda Aquileia nella sua Italia antiqua (8) ci dà veramente uno scritto che raccoglie (1) P. es. 1, 106; vedi su Jacopo di Valvasone, Mommsen in IL.V, 1, p. XXIV. (2) Bern. Sacco, Hist. Ticini, in Graevii, Thes. Ili, 1, p. 695; cfr. anche gli accenni dell’opera di Andrea Mocenigo, Belli Cameracensis hist. V, in Graev., Thes. V, 4, 111-12. (3) Citate nelle aggiunte a IL. V, 939 in IL. V, 2, p. 1023. (4) Ne trovo traccia in Caprin, Pian. Friul. 256 ; la visita apostolica del nunzio di Graz G. B. Saivago ad Aquileia nel 1608 non mi pare che abbia dato luogo a rilievi che interessino l’archeologia; cfr. del resto Miroslaw Premrou, in Studi Goriz. IV, 161-66, V, 151-62. (5) W. Lazii, De Bucino, Aquileia, Gradibus et Tergeste, in Reipubl. rom. in exteris provinciis bello acquisitis commentarium, Basileae, 1598, cap. XII, pp. 1195-1205; conosco anche una illustrazione non datata di Francesco Valerio sopra un’ iscrizione greca di Aquileia (IG. XIV, 2360) nel Cod. Marc. lat. XIV n. 78 (= 4330) pp. 445-46. (6) Jani Gruteri, Inscriptiones antiquae totius orbis Romani, Parigi, Commelinus 1603 ; ripubblicata con aggiunte e commenti in I. Gruteri, Rornanorum inscrìptionum corpus ex ree. et cum notis J. G. Graevii, Am-stelodami, Halma 1707; cfr. Mommsen, IL. V, 1, p. 80 n. XIII; dipende dal Grutero anche l’opera di T. Reinesius, Syntagma inscript, antiquarum ecc. ; Lipsiae et Francofurti, 1682. (7) Herc. Partenopeo, Descrittione della nobil sua patria del Friuli, 1603; Bern. Jovii, Hist. Novocomensis II, in Graev., Thes. IV, 2, p. 98. (8) Ph. Cluveri, Italia antiqua, Lugd. Bat., 1624, 179-96. — xxiv —