CORRECTORES| CONSULARES di Mutina, Aquileia, Brixia e di tutte le città dell' Apulia et Calabria. Segue in ordine di tempo, C. Vettius Cossinius Rufinas, secondo una congettura molto probabile del Cantarelli sulla base di una attestazione epigrafica Atinense, del 310 d. Cr. (1). C. Maecius Memmius Furius Baburius Caecilianus Placidas corrector della Venetia et Histria avanti il 341, secondo un’epigrafe di Pozzuoli (2). Cornelius Gaudentius dopo Costantino, ricordato in una epigrafe di Brescia come comes et corrector Venetiae et Histriae, rivestito cioè, sia pure transitoriamente così del potere civile come di quello militare, cosa che accadde dopo che con Costantino le due autorità furono nelle province rese indipendenti ; tale denominazione permette al Cantarelli di riferire il governatorato di Cornelio Gaudenzio ad un’età imprecisata dopo Costantino (3). Vetulenius Praenestius sarebbe stato corrector secondo una iscrizione Concordiese e avrebbe eseguito per ordine di Giuliano Imperatore e del Prefetto al Pretorio d’Italia una riforma del servizio postale (4). All’età di Giuliano appartiene anche l’episodio che ho già illustrato, dell’assedio di Aquileia da parte delle milizie di Giuliano (5) ; durante tale periodo appaiono in qualità di comandanti o in città o presso gli assediatori, Nigrino, tribuno dei cavalieri, assistito dai curiales Romolo e Sabostio, che si rinchiude nella citta ribelle; Giovino, magister equitum, Immone, Agilone, magister peditum con Giovio che sono successivamente i comandanti degli assediatori. Il giudizio dei colpevoli di ribellione è fatto poi da Mamertino, prefetto al pretorio (6). Seguono i nomi di quattro consulares della Venetia et Histria : Florianus nel 365, ricordato in un rescritto del codice Teo-dosiano (7), (1) IL. X, 5061 = Dessau 1217; cfr. Buttazzoni, op. cit., 77; Cantarelli, op. cit., 114. (2) IL. X, 1700 = Dessau 1231; cfr. Buttazzoni, op. cit., 78; Cantarelli, op. cit., 115-16. (3) IL. V, 4327, cfr. 4328; cfr. Buttazzoni, op. cit., 81; Cantarelli, op. cit., 116-17. (4) IL. V, 8987 (= 8658); cfr. Cantarelli, op. cit., 117-18. (5) Cfr. cap. I, 74 e seg. (6) La fonte di informazione è Ammiano Marcellino ; vedi nota precedente. (7) Cod. Theod. Vili, 8, 8, 1 ; cfr. XI, 7, 11 ; Buttazzoni, op. cit., 79; Cantarelli, op. cit., 117. — 289 — Aqu. 19