547 Di Roma, dii Venier orator, di 4, ricevute a dì 9. Heri al tardo, ricevute le lettere di 30 dii Conseio di X et Zonta, et comissìon, et scudi 50 per mandar Zuan Negro mio secretarlo a Napoli per haver le Irate eie., son stalo a inviarlo per haver letere dii reverendissimo di Bari el di P orator Cesareo, el licet à haulo mal, questa mane è partito. Et il dito Zuan Negro secretano scrive di 4 come se parte per Napoli et ¡usta li mandali iu-slilicherà le do nave cesaree state al Zanle. 180* j)H dito orator, di 5, ricevute a dì 9 dito. Riceveti le lettere di 30 con li sumari de Con-stantinopoli di 24 zugno, heri mattina fui dal Pontefice et li comunicai ; Soa Salitila ave piacer intender de la pace fala col re di Romani et re Zuanne, sperando la christianilà slaria in quiete, etiam che non venisse soccorso a Coron, ma è voce de qui esser zonte a P armala lurchesca 10 galle. Poi intrò nel suo viazo a Nizza ; col tempo più frescho si partirà, che sarà a la fin dii mese presente, et se imbarcarà in qualche porto comodo respetlo a corsari, et voi P armata francese lievi prima la duchesina et la conducili a Niza, et poi l’armata torni a levar Sua Santità. Sono letere di Franza, de zorni 4, da la corte il noutio li scrive, el re Christianissimo si ha doleslo di esser sta taià la testa al scudier Meraveia a Milan, qual era suo ambasSador, andato per tralar noze di una sorella dii re de Navara in quel duca, di che Soa Maestà si havia mollo risentilo, et voi li sia fato iuslilia. P orator de Milan ha iustificà el tutto a Sua Santità. Et disse come se faticava a ultimar la pratica de la liga con sguizari, et che ’1 reverendissimo di Tornon se havia dolesto con Soa Beatitudine de questo, el qual havia risposto non voleva offender alcuno, a far quella liga, nè il re Christianissimo, ma ben per conservar la pace de Italia, et havia mandato denari a sguizari per ultimarla. Li dissi el partir dii secretario mio per Napoli per haver la Irata di le biave, però supli-cava volesse dar la trala libera a nostri de l’in-tradq di Romagna : Soa Santità disse era disposta far ogni piacer a la Signoria, ma non poteva, quei popoli hanno difetto de biave, et che in Spagna et Provenza ne erano assai, et fiorentini haveano fatto mercadi de fermenti in Provenza : ringra-ciai Soa Santità de tal aricordo. Mi disse poi ha-ver haulo lettere dal suo legato da Venetia, come la Signoria nostra è per compiacerli de possessi, il che il desidera siegui per honor et dignità de que- 548 sla Sede et per honor suo, dicendo: «Quel Sonalo fa profession de iuslilia, son certo lo farà aziò sia de exernpio ad altri et per poler haver corespondentia di animi ali bisogni. Scrive, per altre mie scrìssi dii successor nè ho hauto risposta. L’oralor Cesareo ha lettere di 18 di! passato che Cesare era in Monzon et l’imperatrice se meieva ad ordine per andar a trovarlo. Dii Zante, di sier Mathio Barbar igo prò -veditor, dì 5 Luio 1532, ricevute a dì.... de Avosto. Hessendo heri ritornato il mio messo che mandai in armala a Coron, et havendomi mandalo il capitanio de Parmala una lettera, la manda incluso. Et scrivendo queste (zonse) el schierazo de Fumariari, vuodo di la Morea, che era andato a car-gar vallonie, et il patron referisse esser stà licen-liato da Nicolò Canavi, et diloli che turchi tagliavano a pezi chrisliani et che lui voleva andar suso uno monte dove è reduto gran numero de albanesi persalvarsi. In questa Morea continua pur el morbo. Adì 4 Luio, Venere. Sier Micali Pagidi za-cenlino, messo mandato per il clarissimo provedilor dii Zanle in campo lurehesco et in 1" armada sotto Coron, liozi ritornalo con il navilio de Pastella, ineriscono : a li 21 dii preterito essersi parlidì di l’armala turchesca, qual è in golfo de Coron, et sono vele 50 per esser a li 20 dillo zonto Peri rays con galle 10 et fusle 5, dicono etiam haver inleso che aspetano Lutiffi con galìe 10 et navilii 5 grossi con arlellarie et munition, la qual armada stà cosi senza far altra molion. Lo exercito terrestre, qual dicono esser da 15 milia persone, alcuna voltala matina et la sera scaramuzano con archibusi el schioppi con quelli de Coron, et che sì in armada come in campo sono sani. Dicono etiam haver inleso rasonar che aspetano Aias hassà con 20 milia persone. Et referiscono haverli dito domino Slamali Pagidi come el signor flamburaro di la Morea molte volle li ha molizalo dii presente con dir ne mandò zorni avanti 10 falconi per spiar quelo facevasi in campo. Copia di lettere scrite per il capitanio de l’ar- jgj mata turchesca al clarissimo proveditor dii Zante. Da Zafer hei, gran capitanio di l’armata, al magnifico et sapientissimo proveditor dii Zante salute. Ve pregemo che ne vogliate mandar 5 falconi per gran bisogno che ne havemo. Et nui ve satisfe-remo più de quelo che i valeno et per P amicitia MDXXX1II, LUGLIO.