— 141 - sono pacalae anche in quanto sono sereni (pacati) quelli che vi si trovano (specie di ipallage). — 11 Resti conferma, ora che l’ha dimostrata irrefutabile con esempi tolti dalla vita reale, la teoria del dubbio (cfr. v. 12) nell’ ultimo verso della satira. Si potrà forse negare che i vv. 191-198 portino elementi nuovi e necessari per la chiarezza e la coesione estetica della satira; ma il poeta ha voluto alla fine del componimento ripetere quanto siano giovevoli per non smarrirsi nella vita l’elasticità interiore dello spirito e la cautela nei giudizi, ribadendo il suo precetto di saggezza pratica con un’immagine di serena, posata evidenza descrittiva e di ritmo placido: mecum in pacatis Academi degere sylvis.