69 — Le ostilità non tardarono a scoppiare. 11 7 giugno 1324x), Giorgio Subich, con ottanta tra cavalieri e pedoni, si accampò a Topolje presso Knin, attendendo le truppe che avrebbe dovuto condurgli il conte Federico di Veglia e quelle che avrebbe dovuto inviargli Zara, a tenore di un patto concluso il 13 febbraio2). Con Giorgio era a Topolje anche Baiamonte. Prima però che gli aiuti giungessero, il Nelepich e Giorgio Mihovilovich, con trecento soldati, diedero tale un assalto al campo avversario che Giorgio e gli slavi che erano con lui furono completamente vinti, i bosnesi messi in fuga, Giorgio imprigionato, imprigionati Baiamonte (che nella battaglia aveva anche riportato delle ferite) e il nobile raguseo Bubagna :l), molti i morti e innumerevoli gli spogliati nudi. Così Mica Madio4). Assai più importante però, è per noi l'invettiva che, secondo le sue consuetudini, lo stesso cronista spalatino lancia contro Giorgio Subich dopo averne narrato la sconfitta : « O comes Georgi, quid cogitabas, si superavisses « et praevaluisses comitem Nelipitium et Georgium, banus Chroatiae et « Dalmatiae ordinari per Jadrenses et destruere Spaletum? Hoc contra *) Questa data ci è tramandata da Mica Madio, ma bisogna forse retrocederla un poco. Infatti, non è credibile che 1’ 1 1 giugno i Dieci potessero essere già informati della battaglia se se questa fosse avvenuta il giorno 7. Da Topolje a Sebenico ci sono due giornate; tre, con buon vento e buoni rematori, da Sebenico a Venezia; una almeno deve ammettersi sia stata necessaria al lavoro nelle cancellerie e negli uffici per scrivere le lettere, preparare la barca e le altre cose occorrenti al viaggio. 2) LJUBIC S. op. cit., voi. I, pag. 347. 3) Chi fosse il Bubana, annoveralo da Mica Madio tra gli aderenti del Subich, nessuno ha mai tentato di spiegare. A noi sembra di poterlo con assai probabilità identificare con quel Laurentius de Bubagna che prima del 1324 compare spesso come persona assai influente ed attiva nella vita municipale ragusea. Addurremo un esempio solo : il 12 settembre 1 319 il Consiglio di Ragusa delibera quod ad presens supersedeatur de non respondendo licteris domini regis « missis domino comiti et comuni Raugii, super facto Laurencii de Bubangna » (Monumenta Ragusina, Libri Reformationum, Zagabria, Jugoslavenska akademija, 1879, voi. I, pag. 150). Dopo il 1324 il suo nome non compare più, anzi una deliberazione del 2Q luglio 1327 (ibidem, pag. 247-8) ce lo dà come defunto. Le notizie offerteci dai documenti ufficiali trovano conferma in un elenco del patriziato raguseo della seconda metà del XV secolo : Le casate delli nobili gentilhuomeni della città di Ragusa, che sta in fine degli Annales Ragusini Ano-nymi, stampati da Sperato Nodilo in Monumenta spectantia historiam Slavorum meridio-nalium, voi. XIV, Zagabria, 1883, dove a pag. 148 si legge: Bubagnia (Bubagna) di Bosna, di Puglia, estinti 1324 Come e perchè questo raguseo si trovasse con Giorgio Subich è ricerca che qui non è il caso di fare, anche perchè, investendo la storia della Serbia e della Bosnia, ci porterebbe troppo lontano dal nostro argomento. Non sarà però fuor di luogo notare che anche più tardi, nel 1326, troveremo Baiamonte e il Cotromanovich in lega col comune di Ragusa. 4) Incipit hi storia, ed. cit., pag. 53.