573 Sier Andrea Valier, è di Pregarti, qu. sier Zorzi Sier Andrea Mozenigo cl dolor, foavogadordiComun, di sier Lunardo procura-tor qu. Serenissimo . . non Sier Gasparo Malipiero, savio dii Conseio, qu. sier Michiel, per esser di Collegio, con pena. In Gran Conseio. Censor. f Sier Ferigo Renier, fo cao dii Conseio di X, qu. sier Alvise . . . 1036.140 Sier Marin Sanudo, è di la Zonla, qu. sier Lunardo...... 376.790 Sier Marco Memo, è di Pregadi, qu. sier Andrea.......427.736 Sier Piero Valier, è di Pregadi, qu. sier Antonio.......451.711 Sier Baldissera Contarmi, fo a le Ra- xon vecliie, qu. sier Francesco. . 393.766 ^ Da Constanti napoli, di sier Piero Zen ora-tor et vice bailo, dì 10 Luio, ricevute a dì 13 Avosto, da matina. Sono molti rechiami da questi patroni di nave et navilii candioli in bon numero, ai quali li vien tolto le marinarezeet il beliar-beì prothoierodi Imbraim Bassa, dipiacevol natura, ha mandato a luor le sue prime gomene una per nave ne le qual è la speranza lhoro, et li patroni meleno le voce al cielo. Son in dubio de parlar vedendo le cose tanto disconze che atosega il sangue a chi le sente ; voria far provision grande. Missier Zorzi Griti arma 4 galle; voi più homeni, de li nostri, che ’1 possi haver, et li bomeni lassano nave et navili et vanno a piar soldo, et il Griti Ji accepta volentieri, et li ho fato intender di disarmar le nostre nave et navili, dice chi vien li dà soldo et arma per conto dii Signor, et le sartie tolte ie toleno per una barza dii bassà, dicendo volerle ben pagar: si mi voio reclamar al bassà dirà per 40 homeni toleli indrio ; si dice mandano missier Zorzi iu Franza, ma io credo vadi in Golfo per le cose di Clissa et si mi dolerò di tre gomane lolle il bassà potrà dir, che polemo sperar da vui ? Rilornalo che el sarà, qual é col signor a Beycosì mi governerò 574 come vorà il signor del Paradiso: voio al luto sforzarmi di mantenir la pace. Dii ditto, di 12, ricevute ulsupra. Li oratori dii redi romani, scino qui, aspelano li comandamenli; il reverendo Orili non li ha voltilo lar fino el Signor e il bassà non torni di la caza. A le cose dii Soplii fanno tutte le provision per non far quella impresa. Le cose di Coron le premono molto. È zonlo fanle di Ragusi, porta si preparava armada. Questi stanno mollo sopra di sé, aspetlano nostre lettere. L’armata sua se intende à fame cussi il campo da terra. Zonse qui la barza spagnola, che ’I Barbarossa mandò a donar, bel navilio di 700 bolle, la cargano de bi-scolli el cussi altri navilii. Missier Zorzi Grilli ogni dì è all’ arsenal con li homeni tolti, senza di qual valeva poco, domino Zuan Francesco Zuslignan, da Patirò canto. Turchi stanno con grandissima m,ur-muralion. Il Griti solicita le galie e il Juslinian per le imprese, crede poi andar cotitra portogalesi. Questi pensano esser Incessili alle impresa de l’Italia per redimer Coron et, perché convien esser la impresa per mar, sfanno con gran pensier: il Griti ha maniera el bona pratica di le cose di christiani e fa il ludo et è tanlo pratico et serve il Signor come la sua anima propria; ogniun lo teme; quando il bassà li mancasse staria nudo de molli colori che lo adorna. Le cose vanno con lauta eniulation che si pronostica ogni mal. Il bassa ancor non mi ha parlato dii galion, ma ne son gran richiami. È zonlo qui domino Hironimo Lasco con uno di ,casa Orsina, si dice venuti per cose parlicular. Zà 10 giorni gionse qui uno orator dii re di Polona non troppo honorevol. De qui si prepara a far biave, Je cose sono strette. Il Griti voria vender per il bassà e questi Signori, però in le richieste si fa al bassa risponde, si verterà : « il Griti si ha fatto intender volendo tratte si fazi comprade. Io solicitarò di haver le tratc di le do nave andava in Alexandria, l’una è di mesier Nicolò Magno e de mei fioli con fermenti. Il bassà dice è stà fallo arz e li danari é nel casnà ve li darò e cussi le galle: aspelo saper il processo dii provedilor Canal fu conira le fusto barbaresche. Si sente esser gran numero di fuste fuora. È comparso qui uno Alì bey, venuto di Damasco e Tripoli, dimanda 400 rnilia aspri per il navilio di l’Armer fu preso in Candia ; li ho ditto il fermento fo venduto e li danari dato al deferdar, li megii mandali a Rodi, li panni di seda, savoni e slagni dati nel casnà. Dice mancar assa’ altro; li ho monstrà l’inventario. Altri rechiami sono ; desidero queste nave siano spazade MDXXTCIII, LUGLIO. . . 41.146—19.164 80.107— 7.146