— 26 — Relativamente tardi Ragusa incomincia a curare l’educazione pubblica della propria gioventù. Non è che affermando ciò si voglia dimenticare il «ma-gister scholae» del 1 319, il magister Niccolò de Verona « qui teneatur docere putos in grammaticalibus et aliis scientiis » del 1 333, il « magister grammaticae » Nicola de Veteno(?) pure del 1333, il maestro Antonio da Fermo del 1343, il «magister scholarium » del 1345, il « magister Andreas scholae puerorum » del 1347, il mag. Antonius « doctor grammaticae » del 1348 ed i giovanetti che lo car Dusan mandò agli studi a Ragusa nel 1351 ). Si vuole piuttosto constatare che una vera forma di organizzazione scolastica, un vero risveglio nell’ educazione pubblica della gioventù risale appena alla metà del secolo XV. E’ l’epoca in cui viene da Venezia — essendosi rifiutato Giacomo de Altieri da Cremona — il toscano Filippo de Diversis de Quartigianis di Lucca e fa approvare, nel 1435, dal Maggior Consiglio 1’ « Ordo prò ma-gistris scolarum et scolaribus». E per sua istigazione nel 1455 viene sancita pure una legge contro gli « iliiterati » in questi termini : « Item che da trio auanti alchun delli nostri zentilhomeni, li quali da mo auanti intraranno in grande consiglio, non possa hauer alchuno officio dentro ne fuora della città nostra, se tal zentilhomo non sapera lezer e scrivere » *). Con tali incitamenti il pubblico insegnamento acquista maggior importanza e si sviluppa alacremente. In seguito all’ « Ordo prò magistris » già nel 1435 stesso c’ è il « magistro de scola gramatica positiva » per coloro che intendono imparare a scrivere, « letere missive de mercadanti » o « far e tenir rasone e conto de mercantie » ; e c’è il « magistro in gramatica, retorica, loyca e filosofia» per « scolari adulti e non adulti » : il primo è Georgius Brugnolus di Mantova, il secondo Filippo de Diversis, che resta in ufficio fino al 14403). Col volger degli anni poi le scuole si rianimano e si perfezionano vieppiù e nel 1500 al dire dell’Appendini le «pubbliche scuole presero quasi l’aspetto di Università. Perciocché oltre il maestro di belle lettere, di grammatica e aritmetica vi era un coadiutore delle scuole, un pubblico Ripetitore e un Rettore, che presiedeva alla disciplina, ed erano tutti forestieri» (in »Notizie *) Cfr. i Libri Reformationum > (I, 183, 217, 261, li, 52, 350, V, 137, 381) e V. Adamovic: «Grada za istoriju dobrovacke pedagogie », «Zagabria», 1885, p. 10. 2) Dal « Liber Viridis», cap. 459, di cui c’è una bella copia nel r. Archivio di Stato a Zara. 3) C. jirecekl » Der ragusanische Dichter Sisko Mence tic », « Arch. f. SI. Phil. , XIX (1896), p. 35.