— 296 — cìalmente letterari e filosofici. Sotto la nuova direzione, la Rivista, per quanto un poco mutata nello spirito e nel tono, continuò degnamente le sue belle tradizioni. Merito grande del prof. Tacconi fu l’aver bandito gli scritti di belletristica e l’aver dato invece più ampio sviluppo alla parte critica, storica, politica e letteraria, specialmente se di fatti e figure moderne e contemporanee. Speciali cure furono dedicate alla illustrazione e alla celebrazione dei grandi dalmati di questo e dello scorso secolo: Tommaseo, Seismit-Doda, Bajamonti, Rismondo, Ziliotto, Colautti, Politeo, Brunelli. Dato il valore, alle volte assai grande, che gli scritti contenuti nella Rivista hanno per la vita e la storia della Dalmazia, crediamo utile e doveroso, fare qui una rapida rassegna di quelli che più da vicino interessano gli studi da noi coltivati. Ci limiteremo, naturalmente, alla « Nuova Serie ». Anno VI, fascicolo I (gennaio 1922). V. BRUNELLI, Andrea Meldolu, detto « Lo Schiavone », pittore zaratino del Cinquecento. [È, come tutti i lavori del B., uno studio condotto scrupolosamente sui documenti; dove essi mancano il compianto a. è soccorso da quel meraviglioso senso di divinazione della verità storica, che di molti suoi scritti fa delle vere anticipazioni a verità che i documenti in seguito non fanno che confermare. Questo, siamo in grado di dirlo, è avvenuto anche, per questo lavoro. In esso il B., tra altro, dimostra che : 1) il Meldola si chiamava così perchè la sua famiglia era venuta a Zara dalla omonima città romagnola; 2) la sua famiglia visse sempre a Zara; 3) il pittore nacque verso il 1500 a Zara e mori nel 1560 a Venezia; 4) non fu un pitocco bisognevole della carità altrui]. — I. T(acconi), Virgilio Paganello. [È una commovente rievocazione che da amico ad amico, da collega a collega, il T. fa della personalità e dell’arte di Virgilio Paganello, il delicato poeta zaratino, spentosi immaturamente il 2 agosto 1921 a Roma, dove era andato a cercar lenimento al suo male]. Anno VI, fascicolo II (luglio 1922). LA REDAZIONE, Il Re a Zara. [L’avvenimento meraviglioso che nella storia della capitale della Dalmazia segna una tappa cardinale della storia è degnamente ricordato]. — I. Tacconi, Luigi Ziliotto. [La figura del grande campione dell’ italianità dalmatica, del primo sindaco di Zara redenta, è rievocata con commozione di discepolo, con mente di artista]. — A. CRONIA, L’enigma del glagolismo in Dalmazia dalle origini all’ epoca presente. [Se Ile parla a pag. 226]. — V. Brunelli, Le prime vittime della polizia austriaca in Dalmazia. [È l’ultimo lavoro del B. Con dati tratti da documenti ufficiali inediti ricostruisce le gesta, le figure, e un poco anche la psicologia e i sentimenti delle spie austriache in Dalmazia nel ’48]. — G. Feoli, Memorie d'esilio. [L’a., durante la guerra, fu onorato dell’ internamento austriaco, prima a Graz, poi a Oberhollabrunn e infine a Pulkau. Narra le sue avventure e le sue disavventure con un brio giovialissimo. E scrive nello stesso tempo una bellissima pagina della nostra storia]. Anno VI, fase. Ili (dicembre 1922). LA Direzione, Vitaliano Brunelli. [Il breve scritto è viva rievocazione e precisa valutazione di V. B. uomo di scuola e di lettere, dello storico insigne, del fiero combattente, del martire]. — I. Tacconi, Per Antonio Bajamonti. [È riprodotta la bella conferenza che l’a. tenne a Spalato nel centenario della nascita di Bajamonti]. — B. Bersa, Ricerche sulle origini della Chiesa di s. Donato in Zara. [Studiando nel s. Donato di Zara l’influsso dell’ arte orientale, e pur facendo la debita parte a ciò che in esso v’è di ravennate, l’a. lo crede opera del V o VI secolo].