247 udxxxiii, dicono. 248 Sotloscrilh per tulli C consieri sier Zuan Alvise Pundo, sii'r Gabriel Moro, el cavalier, sier Zuan Francesco Morexini, sier Alvise Bon, sier Matio Vii Iu ri el sier Lorenzo Bragndin. 77* In questa malina in palazo sopra una cotona in * corto fu posta una poliza, la qual diceva mal di la nobiltà, dolendo ii di la carestia, dicendo il popolo si leverà e vi castigherà ; la qual fo leela «la molli e tolta zoso per Zuan Agnolo capilanio del Conseio di X el porlada a li Cai, i quali erano levadi. Et sier Polo Trivixan cao tornò a Pofficio. Da poi disnar fo Gran Conseio. Non (o il Serenissimo, vice loxc sier Zumi Alvise Duodo. Et vene a Conseio cl signor don Ippolito fio! del duca di Ferrara che è arziepiscopo ili Milan, é di età di anni .... el era di un sagio di panno negro alla spagnola, per cornilo che i portano per la morte di.....Et etiam con lui l’orator del duca; quali sentano apresso il vicedoxe, né volse esser accompagni da zenlilliomeni al venir a Conseio, et era zerca 8 di soi sentadi da li cavalieri. Questo è nostro zenlilhomo, et si hen e in sacris, poteva andar a capello, perchè «Uri prelati forestieri nobeli è stà in eletion tamen non andoe. Fu fallo eonsier in Cipro sier Marco Bulbi fo di Pregadi qu. sier Bendo et altre 11 voxe, et principiò a far li XL /.¡vii ordenarii. Io fui in eletioiie in la terza, mi locò secondo masser a Ih monedn di l'arzente il tulsi sier Lunardo Sarmdo mio fradello, qual è dii Conseio di XXX, el rimase. Vene a Conscio sier Nicolò Badoer vestilo di scadalo, el qual ha vadagli) in Quaranlia Novissima di esser slà ben eletto prior di san Zuane Evangelista. In questo Conscio, volendo sier Marco Antonio Corner, sier Francesco Soranzo et sier Hironimo Querlni savi a Terra ferma, poi andò dentro le eletion et ballota la prima voxe, venir zoso dii Conseio e andar in Collegio iusla il solito, fo ballota tre volle fra li consieri, el non fu preso di aprirli sichè stdeno fin a la tin. El fiol del duca di Ferrara sopranominato volse star fin fusse compito il Conseio. Da Milan fo lettere di l’orator nostro et da Cor/A, vecchie.......... A dì 4. La malina, non fo lettera da conto. Fo il Collegio sopra le cose del Polesine, intervenendo le rote con l’oralor di Ferrara et li Ire. Da poi disnar fo Pregadi per l’A vogaria, per sier Maphio Bermrdo, et raduto, vene il Serenissimo el fo compilo di lezer le scritture che manca da lezer, zerca vinti carte. Et compite, sier Jacomo da Canal l’avogador di Comun andò in renga, el fe’ uno exordio grandissimo implorando Dio assà volle, comemorando le operatimi sue fatte in queslo magistrato el mirò in la materia menando la polenlia di questo messer Maphio Bernardo accusandolo de crimine Irsae maiestatis, primo conira il serenissimo principe Grimani e lutto il Collegio, facendo lezer alli passi le lettere di l’oralor in Anglia el li testimonii sier Zuan Ballista Capello qu. sier Silvan, sier Zuan Morexini di sier Veltor, sier Zaccaria Valier di sier Bendo, 1111 Zuan Ballista Spiciariu, et uno . . . Item, acusò la poca riverenti» por-tada a I* oralor nostro, facendo etiam lezer le-stimonii, exagerando ben la cosa, et disse era strato, licet fosse solum hore 22, el eusì fo licenlià il Pregadi per ozi. Et restò il Conseio di X semplice con Zonla di Collegio, mancò sier Piero Tran.....e tamen questa malina fo comandò Conseio di X in Pregadi, qual redolo, fono sopra dar licenlia alla fa-meia di oratori sono in questa terra, alento fu preso dar solum a 6 per uno. El perchè l’oralor cesareo In dimandato si dazi a lutti over a niuuo, fu preso ehe a lutti di la faineia di oratori predilli li sia concesso licenlia di le arme, zuraudo però star con queU’oralor, con altre dausole, ut in parte. A dì 5. La malina, non fo lettera alcuna. Dato in Collegio audienlia longamente. Et in Quaranti» de Criminal fu preso, inlrodu-cente il caso sier Alvise Badoer l’avogador, taglia a chi acuser» quelli che domenega passata » hore 2 >/» di note al Ir igeto di S. Thomado levò sier Almorò Dolfin qu. sier Alvise con do altri per passirll tli là, et volendoli pagar, quel di prova messe la man alla borsa e I» lolite di man, dove era da ducati 22, el quel dii pope forile uno di quelli, el si I utono a l’acqua, et il Dolfin cridando son asassinado si butò sul ponte el scapolò. El sopravene sier Jacomo Badoer qu. sier Bortoloinio e la barca di domino Zuan di Nores andouo drio I» bare», quella entrò in rio Menudo. cl a la Pissina a s. Moisè lassò la barca e smonlorono iu lerra. Caso di mala sorte. Fo preso dar tuia a chi scuserà babbi lire 1500, e se uno compagno scuserà l’altro, babbi la taia e sia asollo ut in parte. Fo scritto eri sera per Collegio a Costantinopoli con svisarli quanto havchio di Koma di l'aboccar dii Papa col re christianissimo a Niza. Item, di l’aviso clic la nave Viano!» è slà presa, e lai» a pezi tuli, pertanto......