- 56 - Manolesso « locutus fuit et participavit cum Baiamonte Teupulo proditore » '). Stefano Manolesso, veneziano, era stato podestà a Traù negli anni burrascosi 1319-1320, ma, aderente e docile strumento nelle mani di Mladino, aveva in ogni modo vessato e calpestato i traurini che nel novembre 1321 avevano finito col cacciarlo. S'era allora rifugiato presso Mladino ed era stato accolto nella sua comitiva z). Ora, un incontro fra il Tiepolo e il Manolesso, incontro del quale il Consiglio dei Dieci era informato ancora alla fine di aprile, deve essere probabilmente avvenuto quando s’incontrarono anche i loro protettori, Giorgio e Mladino. Abbiamo già detto come nella dieta dell’aprile i signorotti della Dalmazia mediterranea assumessero un atteggiamento nettamente ostile a Mladino. A determinarlo deve aver certo contribuito Venezia che, proprio nell’aprile, teneva nei pressi di Sebenico due ambasciatori: Paolo Donato e quell’Andrea Michiel al quale il Consiglio dei Dieci s’affidava sempre quando c' era di mezzo Baiamonte3). E non solo ambasciatori aveva inviato Venezia, ma truppe e navi in buon numero, destinate quasi tutte a rinforzare le armatelle dei sebenzani e dei traurini. Traù anzi, il 24 aprile, aveva stretto un’alleanza offensiva contro Mladino con lo stesso fratello di lui, col conte Paolo4). 11 re d’ Ungheria poi, al quale non erano ignoti ì propositi del bano di Croazia, aveva sin dall’ anno prima incaricato il bano di tutta la Slavonia, Giovanni Babonich, di vegliare su quanto accadeva in Dalmazia Infatti, quando nella primavera del 1322, Mladino, alle tante sue colpe aggiunse quella della perdita di Sebenico e Traù, il Babonich credette giunto *) Vedi in appendice il documento n.o I I. 2) LJUBIC S. op. cit., voi. I, pag. 328 e 329-30. n) Stando a Sebenico i due ambasciatori erano vicinissimi a Scardona, abituale residenza di Mladino, dove forse la dieta fu convocata. ■*) « Comes Paulus debet et tenetur rebellare et facere vivam guerram et manifestam contra dominum Mladenum banum Croatorum et contra quoslibet alios inimicos civitatis Tragurii...... incipiendo ipsam rebellationem et guerram hinc ad festum sancti Petri de mense iunii proxime vel ante, si cicius poterit Vedine il testo completo in SMICIKLAS T. op. cit.t voi. IX, pag. 60-62. 5) Le terre slave che nel primo quarto del trecento dipendevano dal re d’ Ungheria erano governate da due bani (governatori): l’uno, Mladino (1312-1322), con il titolo di banus Croatorum et dominus Bosne, reggeva la Croazia, la Bosnia e la Dalmazia mediterranea ; l’altro, Giovanni Babonich (1316-1322), con il titolo di banus tocius Sclavonie, reggeva la Slavonia. Vedi KLA1C V. Hrvatski hercezi i bani za Karla Roberta i Ljudevita I. in Rad Jugo-slavenske Akademije, fase. 142 (1900), pag. 127-218.