— 12 — accomodamenti veneto-ragusei ! '). Il che non impedisce che privatamente si mantengano saldi legami di cordialità e amicizia. Nel 1381 Niccolò Renier di Ragusa per speciali meriti nella guerra di Chioggia ottiene la nobiltà veneziana 2). Negli anni 1374, 1387, 1388, 1391, vari sudditi ragusei domandano la cittadinanza veneziana e nel 1385 ser Francisco Baldella da Venezia funge da teste a Ragusa3). Se si osserva inoltre che nel 1461 la « Comu-nitas Ragusi » domanda amichevolmente a Venezia il permesso di importare grano dall’ Albania e riconosce il « culphum dominationis vestrae » e ricorda uno scritto veneto « quibus serenitas vestra pronum in nos amorem ostendens», e professa « non fallit nos profecta opinio spesque nostra de clementia celsi-tudinis vestrae erga nos » ; che alla fine del 1400 e nei primi decenni del sec. XVI Ragusa manda spesso messaggi a Venezia, la informa delle «mosse turchesche » (spec. Niccolò Gondola) e le sottolinea la propria benevolenza4): si potrà pur concludere, senza ricorrere alla citazione superflua di altre fonti, che i rapporti tra Ragusa e Venezia durante il protettorato ungherese a Ragusa, furono -— a parte singole asprezze — sempre intensi e mantennero, principalmente, la linea di condotta delle età precedenti. Con Ancona e con le Marche in generale (alle volte anche con la Romagna) in questo squarcio di tempo c’ è una stretta collaborazione. Numerosi sono i trattati di commercio che alla fine del 1300 e in tutto il sec. XV, ma specialmente nella sua prima metà, si conchiudono con Ancona 1) P. es. nel 1453 Venezia proibisce ai Ragusei di armare navi e mette dazi sulle merci ragusee che si scaricano nei porti della propria dominazione (cfr. K. Vojnovic, op. cit. 1 12). Nel 1 503 invece una nave veneziana viene soccorsa da Ragusa con grande amorevolezza e ne deriva grande e reciproca cordialità ; il doge scrive al senato raguseo nelle forme più lusinghiere, concludendo : «nostrum in eam ob id amorem auxisse ■>. — Da quel giorno le angarie contro ai Ragusei nei porti della repubblica veneta andarono scemando, sicché Ragusa potè continuare nella via che doveva menarla a quell’era di prosperità marittima e commerciale...». (G. Gelcich in « Dello sviluppo civile di Ragusa » ecc., p. 70) ecc. 2) Cfr. I. Kukuljevic - Sakcinski l « llirske porodice u mietackom plemstvu » in « Arkiv za jugoslav. povjest dell’Accademia Jugoslava di Zagabria, v. I, p. 50, Zagabria 1851. 3) Cfr. Makusev - Sufficit]« Isprave za odnosaj Dubrovnika prema Veneciji », «Starine» XXXI, p. 18, 19; Gelcich-Thallóczy « Diplomatarium relationum reipubblicae Ragusanae cum Regno Hungariae », Budapest 1887, pag. 96. 4) Cfr. S. Ljubic : « Poslanice dubrovacke na mletacku republiku % « Starine », XV, p. 2. Rapporti della repubblica veneta coi Slavi Meridionali, brani tratti dai diarj manoscritti di Marino Sanudo, 1496-1535» in «Arkiv za jugosl. pov. » dell’Accad. jugoslava di Zagabria (la pubblicazione, come tante altre della stessa Accademia, è tutt’ altro che critica!), v. 5.o e s., cfr. dall’ anno 1 499 in poi.