— 289 — M. RESETAR, Bibliografski prilozi IL K dubrovackijem izdanjima XVI. vijeka. (Supplementi bibliografici. Seconda serie. Alle edizioni ragusee del secolo XVI) in « Grada za povijest knjizevnosti hrvatske» dell’Accademia Jugoslava di Zagabria, voi. IX (1920). 11 prof. Resetar continua qui una serie di esaurienti e particolareggiate notizie bibliografiche, che iniziò nell’ ottavo volume della * Grada ». Mentre la prima serie non riesce troppo interessante, perchè tratta di singole opere saltuariamente, senza un programma determinato o uno scopo evidente, la seconda serie, che qui prendiamo in esame, riesce molto importante perchè tratta sistematicamente delle < edizioni ragusee » — in lingua croata — di un intero secolo. Sono prese cioè in ¡speciale esame tutte quelle opere a stampa di autori ragusei che risalgono al secolo XVI e di cui s’è serbata qualche traccia o indicazione. Di loro è detto tutto quanto può interessare la bibliografia e la bibliologia stessa. La prima opera stampata, secondo il Resetar, dovrebbe essere la versione dei Salmi (Pjesni pokorne) di N. Dimitrovic di cui non s’è conservata nemmeno una copia, ma di cui unicamente consta essere stata stampata a Venezia il 1549. Nè si è conservata copia della prima edizione delle poesie di M. Drzié (Darsa) del 1551, mentre non mancano esemplari’delle sue edizioni posteriori: la seconda del 1607, la terza del 1630. Il più vecchio libro croato appartenente alla letteratura ragusea, di cui si sia conservata una copia a stampa, sono le « Zlate (siate) rijeèi (rieci) nauka (naukaa) katovijeh a edite a Venezia il 1562. L’ esemplare si trova nella biblioteca del R. Ginnasio-Liceo di Zara. Cronologicamente seguono le rime varie « Pjesni razlike » di D. Ranjina, edite a Firenze il 1563. È del 1567 (Venezia) un libriccino di devozione « Libarce od djevstva i Libarce od Molitve » di Dum Bas. Gradic. Ne segue la versione dell’Aminta di T. Tasso per opera di D. Zlatarié, il « Ljubomir > cioè, che si sa essere stato stampato a Venezia il 1580, ma di cui non s'è rintracciato finora nessun esemplare. Poco noto e molto raro è il « Nauk krstjanski » di Jak. Ledezni uscito a Venezia il 1583. Un’unica sua copia a stampa si trova a Leningrado tra i libri rilasciati dal can. Giov. Berciò. Senza nome dell’autore è un libro di officiatura ecclesiastica «Nacin koji se ima obsluzit u govorenju od mise. Istomacen iz vlaskoga (lat.) u jezik dubrov. », il quale è stato pubblicato a Roma nel 1592 e di cui possiede un unico esemplare il prof. Resetar. Nel 1597 Are. Gucetic pubblicò a Roma due libretti di devozione: « Rozarijo priciste djevice Marije,..» e Rozarijo s druzbom prislavnoga imena Jezusa». Del primo c’è un solo esemplare nella biblioteca dei Francescani di Ragusa; del secondo ci sono parecchi esemplari (uno ne ha anche la biblioteca del R. Ginnasio-Liceo di Zara). Nello stesso anno Dom. Zlataric pubblicò a Venezia, assieme ad altre sue opere, la seconda versione dell’Aminta del Tasso: < Elektra Tragedija. Ljubomir ». Se ne sono conservati due esemplari. L’ultima opera croata a stampa del sec. XVI, secondo il R. è la Jedupka •> di A. Cubranovié, che è stata pubblicata nel 1599 a Venezia. 19