SILVIO M1TIS TRE DOCUMENTI MEDIOEVALI DI CHERSO-OSSERO E RELATIVE DEDUZIONI STORICO-LINGUISTICHE Neil'abitazione che la famiglia patrizia dei Moise possiede in mezzo ai suoi vasti lenimenti di Capo, all’ estremo lembo settentrionale dell' isola di Cherso, pochi mesi or sono fu trovato per caso un foglio membranaceo, che per la disamina fu messo gentilmente a nostra disposizione. Esposto per più secoli al logorio del tempo, il foglio ha sofferto assai, e un’ ampia macchia nel mezzo rende lì impossibile la decifrazione della scrittura, che è umanistica e non molto difficile a leggersi. La membrana contiene due documenti completi: uno del 1340, gli altri due del 1451 ; però del terzo non è trascritta che la prima parte. Secondo tutte le probabilità il foglio venne strappato da qualche antico libro notarile, nel quale erano stati registrati i tre documenti originali ed autentici. Essi sono scritti in un tempo in cui massima è l'efficienza dell’ immigrato elemento slavo, che dà nomenclatura nuova ed esotica a località ed a persone dell’ isola, quando non traduce, non storpia la toponomastica delle indigene popolazioni latine e romaniche '). *) Il continuo arrivo degli slavi ed il loro rapido moltiplicarsi ebbero funeste conseguenze non solo per la lingua degli indigeni romanici, ma anche per la toponomastica dell’ isola. Moltissimi nomi latini ed italiani, ricordati anche nei nostri precedenti lavori, sparvero, altri, pur mantenendo la radice, si ebbero desinenza straniera : alcuni si tradussero nella nuova lingua. Ma pur troppo la maggior parte dei luoghi del contado ottennero nuova nomenclatura del tutto slava. Quindi non molti i toponomi foranei rimasti italiani fino ai nostri giorni : Caldonte, Matalda, Arabia Petrea, Abìs, Grotta, Bagna, Punta Ferrarese, Punta Grassa, Punta Croce, Monte Confin, Levrera, Scoieto, Pigna, Organi, Smergo, Vallon, Braida, Padova, Venezia ecc. Alle volte si corruppero nomi latini ed italiani : Kamena Camène, Gróhotna = Grecotena, Kaligaski, Batajne (tenimenti Battaglini), Kimen (poderi della famiglia Chimento), Barbarovadraga (valle con terreni probabilmente della schiatta osserina dei Barba, o di quella veneziana dei Barbaro) ecc. Di vari altri sistemi si valsero gli slavi nell’ assegnare nuova dicitura ai territori rurali dell’ isola. Spe«so ad essi applicarono i nomi delle antiche chiese vicine. Così sorsero i Mertinski, i Lovreski (S. Lorenzo),