— 23 — I piango insieme, i canto, gemo e rido : i biasmo la fortuna, e si la lodo : i sento insieme un fredo, un forte caldo. I son colchato in sì dubioso nido caro fratei: che se presto non odo il tuo consiglio i son roto e non saldo. Un altro insigne cancelliere di Ragusa, anzi il suo miglior vanto, è il famoso Giovanni da Ravenna o ser Johannes qd. magistri Conversini de Fregnano (proveniente da Venezia), in carica pubblica dal 1384 al 1387. Alla sua epoca, stando alle sue stesse parole, la coscienza letteraria è ancor assopita a Ragusa, e un umanista pari suo si trova a disagio. Ma prescindendo da ciò egli è bene trattato a Ragusa e quando se ne allontana alla volta di Venezia la memoria di questo soggiorno triennale gli ispira la classica « Historia Ragusii » l). Nè col volger degli anni cessa in Ragusa l’amore e l’ambizione di avere nella propria segreteria valenti uomini d’Italia. A Pietro Soderini si rivolge il Senato raguseo nel 1519 e lo prega di trovargli un buon cancelliere italiano. Con simile zelo Ragusa si procaccia i medici dall’Italia. Nel 1359 Michele Bobali ed altri Ragusei vanno a cercare medici a Venezia e non essendo quivi contenti proseguono a Padova e Bologna "). Si riproduce qui un atto del 1361 perchè si abbia un’idea esatta delle pratiche che il Minor Consiglio usava fare nella ricerca di un buon medico : « In nomine Domini amen, die XV Madii. Nuy Nicola de Caboga rector de Ragusi cum lo nostro menor conseio, per «utoritade a nuy data dal maior conseio, cometemo a vuy Dymitri de Men^e et Ileo de Bonda, che vuy debie mandar un chorer cum I nostra lettera a maistro Gerardo a Ravena, lo qual era nostro medego salariado, corno vuy savè, scrivandoli ') Cfr. Fr. Racki : « Prilozi za poviest humanizma i renaisance u Dubrovniku » ecc., «Rad», LXXIV ; Mih. Korelin: « Rannyi italjanskij gumanizam i ego istoriografija «, Mosca, 1892, p. 835 s. 2) M. Medini: Povjest hrvatske knjizevnosli u Dalmaciji i Dubrovniku , Zagabria, 1902, p. 62.