— 149 — bastanti, non solo a vedere addentro nelle attribuzioni e nel funzionamento di questa antica e importante magistratura, ma di tracciare anche un quadro abbastanza ampio della vita marinara e della attività mercatoria del comune di Zara nella seconda metà del trecento. Abbiamo quindi creduto prezzo dell’opera pubblicare una breve scelta di questi atti, che varranno, speriamo, a fornire agli storici del commercio e del diritto quel minimo di notizie e di dati, necessario a far sì che d’ora innanzi anche a Zara, e in genere alla Dalmazia settentrionale, sia fatto, nelle storie del commercio e del diritto, il posto che loro compete. Nella scelta dei documenti da pubblicare trascurammo quelli che nella nota precedente abbiamo chiamati « atti propriamente detti » e ci limitammo alle «sentenze», sia perchè scarso è l’interesse dei primi, sia per il fatto che nelle seconde è, il più delle volte, riassunto il corso del processo che nei primi è con più ampiezza annotato. Alla pubblicazione dei documenti crediamo utile premettere qui alcune osservazioni intorno alia storia, alla costituzione, al funzionamento e alla procedura della «Curia consulum et maris». Stabilire quando questa curia cominciasse a funzionare è, allo stato delle presenti ricerche, cosa impossibile. Sarà sufficiente notare che in sul finire del duecento, quando un giureconsulto zaratino, codificò per incarico del comune la « lex novissima», conservata nell’attuale Statuto1), la «Curia consulum et maris » doveva essere già in piena funzione e in rigogliosissima vita, se quell’ anonimo giureconsulto credette di dedicare alle leggi marittime zaratine tutto il quarto libro, composto di ben ottantatrè capitoli. Tuttavia non essendoci conservato il capitolare di questa curia, bisogna attendere fino alla seconda metà del trecento, all’epoca cioè in cui cominciano i nostri atti, per poterne conoscere la natura e il funzionamento. 1 giudici del mare erano tre, e venivano eletti dal Maggior Consiglio ogni sei mesi : alla fine di marzo e alla fine di settembre di ciascun anno 2). Sedevano a tribunale nei giorni non feriali, quasi sempre sotto la loggia *) BRUNELLI V., op. rii., pag. 6-7. 2) Non è ozioso ricordare che a Zara Y anno cominciava dall’ incarnazione al modo fiorentino. Nell’ ultima settimana di marzo il Maggior Consiglio eleggeva i magistrati e gli altri officiali. Anche il giorno di S. Michele è una data che, nella vita del municipio medioevale zaratino, segna parecchi trapassi e parecchie scadenze.