169 tornano se n’ è procacciato già un altro, che adora. Quel padre, D. Pedro, ha singolari capricci ! Egli, eh’ è pur feudatario del luogo, ed ha un palazzo, che ognun può vedere, non s’immagina di stendere il contratto di nozze, e far sedere il notaio all’ aperto, in mezzo alla campagna, fra’ suoi villani ? Quel padre è tanto più degnamente rappresentato, che nella persona di lui i frequentatori del bagno di Rima possono raffigurare il gentil Rando, che con eguale disinvoltura unisce le due qualità di ballerino l’inverno e caffettiere l’estate. Ma, per tornare al seguo, quella idea stramba di celebrare gli sponsali al sereno, è cagione d’un grave disturbo, poich’ ella dà agio alla fanciulla, Isabella, di spinger da lontano il suo sguardo ; ed ella vede il secreto suo vago, che la minaccia ed accenna d’ uccidersi s’ ella compie il volere paterno ; di che ella smarrisce i sensi, e la ceremonia è interrotta. Ad onta di questo indizio di debolezza, la donzella è d’ animo piuttosto forte e risoluto, e non è cosa che non arrischiasse per trovarsi col suo Teodoro, giacche tale, ed io non ci ho colpa, è il nome, per verità non