10 III. Reminiscenze del Carnovale (*). Povero Carnovale ! L’ anno scorso sì altero, romoroso ed allegro : quest’ anno, sì mogio, o, come noi nel nostro latino diremmo, sì manco, ed afflitto ! I fati e il calendario gli promettevano lunghi, pienissimi giorni ; ma ahimè! gli elementi si posero in guerra contro di lui, contro di lui congiurarono, e prepararon nell’ aria qualche cosa, come un altro 14 gennaio : il gelo, le brine, le nevi, tennero luogo di granate, di bombe, e ne fu scosso il suo trono. E poi si parli de’ tiepidi soli d’Italia, del lieto sorriso del nostro cielo ! Il nostro cielo seguì il cammino de’ nostri quadri, ■ed or conviene cercarlo in Inghilterra. Ivi, almeno fin 1’ altro dì, godettero tutti i favori della più mite stagione ; qui, ci fecero fallo sino a’ nostri fedeli, perpetui scirocchi. Invano andavamo incontro al caldo e benigno lor soffio, Borea solo teneva l’impero dell’aria : così il mondo è sconvolto e turbato ! (') Gazzetta del 20 febbraio 1858.