297 Birbarossa, qual la mandava a donar a Costantinopoli ad Imbraim bassa, con alcuni altri presenti. Etiam, che un' altra nave di le nostre che fo di Gabio da Cataro per Ciful rays presa, la qual quando questa di Matio de Dona cargava formenli, se parli di Alexandria per Costantinopoli con merca-dantie di turchi et mori, et che pur assà leventi montò sopra quella, quali venivano de Barbaria et andavano a Costantinopoli, che legno questa sia quella che mandai a fondi ; ma se sapeva questo ha-via fatta andar a fondi con tutti li homeni Curlogoli con galle 9, se ritrovava a la volta di tera. A di 11 per tempo arrivai a la Frasca, el, per homeni mandali a Rhodi per la galla Zena, dicono che la dilla nave, verso il porlo di la Cava, Curlogoli la reraur-chiava, la qual andò a fondi. Etqueslo hanno inteso da homeni di ditto Curtogoli che si Irovorono sul fatto. A li 15 una nave ragtisea contrai sora la Suda che veniva da Syo, mancava zor ni Ire, dice che per una barca, che nel suo partir arrivò a Syo, intese di la nave che andò a fondi in quel loco di la Giva, qual era de Gabio, et il cargo disse ut supra. El dice le do galle nostre, zoò Gradeniga el Curzolana, prese verso Legena da fusle de Ciful rays, par che galle 10 dii Signor venivano da Costantinopoli verso le Smirne, hanno trovalo dille fusle el recuperate dille galie et homeni, el tulli queli eran schiavi scapolati di la balaglia, lassali a Syo. Et quel dì che el parlile, li ditti dovevano andar a la volta di Rhodi. Lo intento mio era di star ne le aque di Cao Malio el Cao Salamon per conservalion di naviganti, ma per le nove haule in Candia di galie turche esser venule in questa parte per l’impresa di Coron, mi ha parso per lo meglio ritornar de qui al Zante. Et il ditto capitario scrive a suo fratello, pur dii Zante, di 21 Mazo, in conformità, ut supra, et di più, che fo mandato per li reclori di Candia a Rho li, per haver la galia Zena fo presa, ma non l’hanno voluta dar, levando quelli Turchi mille vanie, el che il pezo grosso di la galia è spa-gnol, el la galìa è spagnola, ma legno sia perchè non hanno haulo il presente al suo partir. Curlogoli daniza chrisliani, el quella nave andò a fondi era quella de Capri da Gilaro. A di 14, sopra la Suda trovai una nave ragusea, la qual veniva di cargar vini per ponente, mancava da Syo zorni 3, di la qual inlese la liheration di le do nostre galie Curzolana el Gradeniga da 10 galie dii Signor turco, le qual trovò il corsaro el liberò le galie, cl quelle mandò a la volla di Rodi. Il Gradenigo soracomito et Arn-bruoxo Caopena el altri erano in (era a Syo, et le 298 zurme di le galle el il cornilo dii Gradenigo era ferido sopra una gamba. Questo capitolo fo leto in Pregadi. Da Costantinopoli, di sier Piero Zen orator et vice bailo, di 7 Mazo, ricevute a dì 9 de Zugno. Come havia haulo li comandamenti de salnitri, et li manda, el li altri per lo Egitto el Soria, el quel dii Bembo ho fatto replicar il comandamento per Alexandria ; ho haulo che le nostre galle non siano inlerlenule pur una hora, et che ultra natione non centrati, domenle le nostre non siano expedite. A li 29 dii passato zonse de qui il reverendo Grilli, con il qual siamo siati insieme, el ragionalo la causa dii suo levarse di Hongaria. Disse che il re Zuane con il re Fcrandin haveano praticato di trattar pace insieme, et si'mandasseno li oratori in Posonia, et cussi andorono. Et queli dii re Ferandin trovono assà diflcultà per far la paxe, dicendo saria ben che lutti do re se aboccassero insieme, dove si conzerivano tutte le diferenlie. Et fallo intender qucslo ni re Zuane, andò in còlerà, nè volse assenlir per non dar sospelo a questo Signor turco, el disse non mancheria condilion hono-revole per il ben de chrisliani el quieto viver de popoli. Zonse il zaus mandalo de qui a esso Griti che ’I (ornasse qui perchè l’oralor dii re Fcrandin era qui per trattar pace el quela dimandava, unde scrissero di questo a li oratori dii re Zuane, erano in Posonio, dolendosi che li fusse usali tal termeni, dicendo bisognava continuar la pratica. Adunca a Costantinopoli, risposeno quelli non saper di lai cosa et moslrorono haverlo a mal, el cussi cessò quella pratica. Aferma seguiria de qui l’acordo, ma quelli volevano lenir la pralica in Posonio, aziò passasse la invernala. El havia fallo s, azar uno chiaus de qui, qual non pareva tutto con arleficio per far passar cl tempo di campizar. El quelli di Coron hanno mandalo a dir l’imperalor sarà signor di la impresa. Poi disse, I’ un et l’altro di questi do imperatori è stali di poco corazo, né mai più a chrisliani se aprescnlerà una sinici occasione, concludendo a questi manca homeni da capo, el di quelli hanno penuria, el cussi voi Imbrain. Mi dimandò poi di le nove di Bologna, li dissi la resolulion fata de lì zerca il concilio per li lulherìani, che è quello desiderava di saper, el li d'ssi la liga fatta, in la qual la Signoria non havia voluto mirar, il che li piacque mollo Poi disse questi faranno una impresa grandissima da mar et da terra, et veranno in Italia. Questi vanno solicilando a mcler fuorn galie, (in pochi giorni 10 galie di le 20 manderano per Pim- unxxxm giugno.