141 le grandi scene ; quella massa di gente fra le ristrette tavole del teatro Gallo a S. Benedetto genera ingombro e confusione, e toglie vanto allo spettacolo. Ad ogni modo, esso è posto magnificamente in iscena, e se alcuni ballabili non sono d’assoluta bellezza, ebbero almeno il merito raro di piacere ed essere applauditi. L’ azione è piccola cosa ; si direbbe un’ inezia, ed in essa si segnalò pe’ suoi gesti vivi, ma talora troppo furiosi, lo stesso compositore, il Sipelli. La parte danzante è sostenuta dalla Sabollin e dal Balbiani, e l’entrata di lei nel prim’ atto, e specialmente il passo a due dell’ atto quarto, sono forse il meglio dello spettacolo ; tanto fu il furor degli applausi. E nel vero la Sabollin ha alcuni graziosissimi passi e un portamento elegante e leggiadro ; come grande leggierezza ed agilità il giovanissimo suo compagno. La musica è sempre adattata alla situazione ; ma dopo averla appena udita una volta, sarebbe diffìcile assai giudicarla. E qui per ora finisce la storia.