118 la mano, ed egli, Rodolfo, gittata la borsa a madama Poliza, 1’ Ogresse, seco conduce la non immacolata, ma pur incolpevole fanciulla. I gruppi, le mosse de’ varii personaggi, sono ben immaginati e condotti ; hai una vivace pagina di Sue dinanzi gli occhi ; ed ella è acconciamente rappresentata prima di tutto dalla Beretta, dal Ramaccìni, quel Rodolfo, non di primissimo pelo, e dal Prisco, lo Squartatore. Al fatto s’intreccia un graziosissimo ballabile, una variante del parigino Cancan, composto d’ assai vaghe e ben disegnate figure, e fioritamente eseguito dal fiorente corpo di ballo. La Beretta ne danza un deliziosissimo a solo ; qualche cosa di vispo e d’ aereo, che non si saprebbe ideare. Ella ti trova fino la grazia, e certe giravolte in aria, che non si sa quand’ella tocchi col piede il terreno. Per metterla in salvo dalle insidie de’ suoi nemici, e ritemperarle l’animo coll’ educazione, Rodolfo nasconde nella romita terra di Bou-gival la redenta fanciulla, affidandola ad una pia donna. È questo uno dei più bei punti del mimico dramma ; e vi cooperarono egualmente il Borri, il pittor Zuccarelli, e il macchinista, voglio dire quell’ incantator del Ca-