89 di aver messo abbastanza in salvo la sua dignità con questo nuovo genere di riparazione, e accetta il lodo dell’ arbitro gentile. Chi ha avuto ha avuto, ed egli stende cristianamente la mano all’ offensore. Si converrà che lo scioglimento è veramente inaspettato. Una delle più belle invenzioni della commedia è il personaggio del conte di Castel-vetro : tipo di que’ mariti compiacenti e dabbene, che si lasciano menar pel naso dalle care loro metà ; sì eh’ elle fanno tutto il lor peggio senza eh’ eglino mai s’ accorgano di nulla : provvido dono del cielo a mantenerne la contentezza e la calma, ma che non li salva dal ridicolo. Questo è posto in tutta la piena sua luce nel conte, abbellito anche più da uno spruzzo di naturale sciocchezza che ne accresce la dose. Quando dinanzi a tiltta la compagnia, che sì bene conosce le virtù della moglie, egli esce in quella balorda sentenza, che in tutta Torino non c’ è se non una donna come quella, e chi lo sa meglio d’ ogni altro è quell’ ometto là, additando Vittorio, il ridicolo giugne al sublime. Il dialogo è a questa guisa tutto pie-