150 e trovarlo indi in possesso d’un fazzoletto della consorte, per non dubitar più della coniugai sua sciagura, e monta in tanto furore da non si trattenere nè meno in mezzo allo stesso festino, che dà in suo onore Brabanzio ; ed alla presenza di tante persone, al cospetto del Doge medesimo, che non si scompagna mai dal suo corno, esce in tali eccessi, da produrne un tafferuglio e uno scandalo enorme. Otello a chi le dà e a chi le promette : rispinge Rodrigo, rispinge Cassio, eh’ è tutto dire, rispinge Brabanzio, quasi mette le mani sul Doge, e termina col fare alle braccia e buttare in fine malamente per terra l’infelice e innocente Desdemona. Siamo al sest’ atto, alla grande catastrofe ; ed ora ti voglio : le furie d’Otello e i pestamenti di piedi non hanno più limiti. La passione gli turba la mente: ei spegne il lume, e nelle tenebre pretende che Desdemona vegga il fazzoletto, che, come pruova del sognato delitto, le pone sotto lo sguardo. Qui segue una lotta, un corrersi dietro, un avvinghiarsi a corpo a corpo, fin eh’ egli pe’ capelli la strascina sul letto fatale, e là, con poco filosofica variante al Shakspeare, di coltello 1’ uccide.