34 uniti ne’sozii del Caffè degli Specchi, i sig-.' Porta, Baccanello e Pardelli : tre eroi dello spendio. Non mi farò già a descriver le stanze, questi non seno impegni da assumersi ; dirò solamente che in esse è fatto saggio di quanto possono le arti veneziane, dalle umili opere del falegname a quelle della divina pittura. Non è sfoggio, è sostanziale ricchezza, unita al buon gusto, un trionfo dell’ arte, un museo d’ogni cosa più bella. Senza noverare il camerone di dietro, e i camerini o volte di sopra, le stanze, come prima, son quattro. L’atrio, nel quale, con idea felicissima, s’ è elevato uu fanale per alzarne lo spazio, è di stile greco, con semplicissima decorazione. Il zoccolo, le pareti ed il fregio sono di varii, prettissimi marmi : il paragone, il pòmarol, il carrarese ; con semplicissimi cassettoni nel soffitto, e specchi, messi a cornici di mogano. A. sinistra, entrando, la stanza del banco famosa, dove a mezzanotte spiritosamente si tagliavano già tanti tabarri, è convertito in più umana sala da crocchio per le belle : sito elegante, sul gusto del Risorgimento, ed ornato delle belle figure del Casa. Elle son nientemeno che undici, staccate