18 Al par di questa fiorita, e forse più ancor numerosa, fu quella, con cui la Società Apollinea suol festeggiare 1’ ultimo lunedi. E un uso antico, a cui ella si serba fedele, per quanto la moda o la voga possano, come la fortuna, mutare o volgersi altrove. L’ egregia Società sostieue degnamente le parti della ospitalità veneziana, apre le liberali sue stanze a’ forestieri ; e a gara con le cittadine concorsero a render vaga e brillante la festa molte straniere beltà. Lo splendore dei luoghi era adeguato da quello degli abiti e degli adornamenti : in somma, maggiore o minore degli anni andati, ei fu sempre un gran ballo, e qualcuno forse se ne ricorderà caramente. Il gran veglione della Fenice pose come il fermaglio a questa bella collana di feste. Quando dalla Piazza la vita del Carnoval si ritira, e la solenne campana ne copre la voce, un’ ultima favilla ei ne accoglie ancora nel cuor del teatro, e pari alle supreme sue gioie fu 1’ estremo suo anelito. Indiscrete memorie vogliono farne infelici confronti ; ma, che che se ne dica, io so che vidi tutte le logge fitte e ridenti di donne leggiadre, vidi fogge stupende, ori e gemme, che sfavillavano da ogni