165 la polka, altra bellissima danza, con un movimento della &'tyrienne, che ci dà come il pepe e la rende piccante. In mezzo alle danze europee, quelle buone genti dell’ impero centrale vollero mostrarci anche qualche cosa del proprio. Se non che si vede che la loro civiltà, quantunque antica assai e anteriore alla nostra, si è arrestata un tantino indietro dalle nostre buone creanze ; e quel prendersi le gambe in mano uno coll’ altro, e tanto gli uomini che le donne ; il suono poco civile di quegli sternuti, li lasciamo lor di buon grado. Nul-ladimeno la danza ha un certo effetto, massime pe’ giuochi strani de’ piedi e delle braccia, che ballano con ritmo per aria non men delle gambe. La Sabollin e il Balbiani preludiano alla polka con un passo a due, che vinse in vaghezza di pose e di passi gli altri, che prima ei produssero. Quanto a talento coreografico e a perfetta esecuzione, non so che cosa mancasse alla Sdbollin per salire a’ maggiori teatri, e veder il suo nome segnato a lettere cubitali su pe’ cartelloni. Ella ha ricchezza e novità di passi, e quello eh’ ella disegna in aria con un piede, mentre coll’ altro sfiora appena il