176 francese e prima mima danzante, voglio dire Miretta, corre, trastullandosi, la foresta, in lei s’ abbatte un negro a’ servigi del Duca, eh’ era per caso in que’ dintorni a cacciare, e quegli non ha miglior pensiero che d’ire a informare il suo signore della felice scoperta, e por-nelo sulle tracce. L’ onesto negro fa un dili-cato mestiero ! Il Duca, il quale non s’aspettava d’incontrare sì rara e deliziosa selvag' gina nel bosco, ed il quale, per altra parte, benché sieno trascorsi ben 16 anni, è sempre giovine, come si vede, ed ardente, come per verità non si vede, viene a raggiugnerla ; la trova a suo gusto, e, senza troppi scrupoli, l’imbriaca, poi la rapisce. In questo il padre torna a casa, chiama, cerca intorno, desolato, la figlia • ella non risponde, muto e deserto è 1’ antro ospitale che li raccoglie ; ed egli s’ abbandona a una scena di dolore e disperazione, con grande eloquenza di gesto e verità di passione rappresentata dal Cortinovis. Informato non si sa come dell’ accaduto, vola il vecohio infelice alla città, e capita strepitando e furiando dal Duca, per ¡strappargli dalle mani il tradito suo sangue. Nel palazzo,