177 appo il Duca, ei trova la moglie, la quale, con lui condannata, ma, dopo dieci anni di carcere, riconosciuta, un po’ tardi, innocente, or vive, non si sa in qual condizione, alla Corte. Qui vengono in chiaro le cose : il conte è perdonato, come dice il libretto, del fallo che non commise, e rimesso in favore ; il Duca sposa la bella figliuola, fortuna, di cui poche la invidieranno, e chi ne va colla testa rotta è quel povero Rancio, il ministro infedele, eh’ è dannato all’ esilio, quantunque ei sostenga così ben la sua parte. Come pel Duca, gli anni non contarono per la moglie del conte, la Turchi. Ella è sempre quel bellissimo Cassio, quella graziosa Beatrice, che vedemmo nell’ Otello e nella Ereditiera,, e sostiene con eguale valore la presente sua parte. 11 Duca fa pruova di molto buon senso a tenersela appresso. Dove la musa del compositore si mostrò più ancora ispirata, egli è ne’ ballabili. Sono parecchi, e tutti un più dell’ altro immaginosi, e con ingegno ideati. Ne ha uno in i-specie, la scozzese, più bello ancora per la singolarità e caratteristica bizzarria de’ passi, che non per la vaghezza de’ gruppi ; e quei XIV. 12